Vannacci e Alemanno: ‘Ucraina ha perso, è ora di fermare l’escalation

di


Il convegno “No all’escalation del conflitto in Ucraina”, organizzato dal CeSem (Centro Studi Eurasia e Mediterraneo), si è svolto a Roma presso il Centro Congressi Cavour, con una partecipazione significativa di esperti e politici. Durante l’evento, è emerso un messaggio chiaro contro il proseguimento della guerra in Ucraina. Fabio Filomeni, braccio destro del generale Roberto Vannacci e presidente dell’associazione Mondo al Contrario, ha sostenuto che la guerra è ormai persa per l’Ucraina e ha suggerito che Kiev dovrebbe arrendersi. Una posizione simile è stata espressa dal generale Francesco Cosimato, che ha affermato che l’Ucraina non ha più margini di manovra e ha incassato l’applauso del pubblico.

Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma e attuale segretario del Movimento Indipendenza, ha criticato duramente la politica del governo Meloni, avvertendo che, se non cambia rotta, l’Italia rischia di diventare una “nazione di serie C”. Alemanno ha anche evidenziato l’inutilità della continuazione del conflitto, sottolineando che un esito positivo per Kiev è ormai improbabile. Ha proposto il cessate il fuoco come una via d’uscita per fermare il massacro in corso e ha suggerito l’idea di referendum per le terre contese tra Ucraina e Russia, in modo da rispettare l’autodeterminazione dei popoli coinvolti.

Un momento significativo del convegno è stato il contributo video di Roberto Vannacci, che ha rinforzato il messaggio espresso dai presenti in sala. Il generale ha sottolineato l’importanza di un approccio realistico alla fine del conflitto, auspicando che i leader europei si rendano conto che la guerra in Ucraina non ha un esito positivo per Kiev. Vannacci ha criticato la posizione dell’Unione Europea, che invia armi in Ucraina, mentre chiede il cessate il fuoco in Medio Oriente. Ha inoltre evidenziato che le truppe NATO ai confini con la Russia rappresentano una minaccia, mettendo in discussione la legittimità della democrazia ucraina e la sua corruzione.

Nel corso dell’evento, alcuni partecipanti, tra cui persone che parlano russo, hanno approvato le parole di Alemanno, invitandolo a prendere parte a una conferenza prevista per febbraio dal titolo “Fine del disastro in Ucraina”.

Il dibattito si è concentrato sull’esigenza di fermare l’escalation del conflitto attraverso il dialogo e la diplomazia, opponendosi alla logica della guerra perpetuata dalle potenze europee. La proposta di un cessate il fuoco e l’autodeterminazione delle popolazioni sono stati messaggi chiave che hanno caratterizzato il convegno.