Un segnale positivo per i mercati e una boccata d’ossigeno per il Governo Meloni
Roma – L’Italia ottiene un importante riconoscimento sul fronte della stabilità economica e finanziaria: S&P Global Ratings ha annunciato di aver alzato il rating sovrano del Paese da BBB a BBB+, confermando un outlook stabile. Una decisione che segna un cambio di passo nella valutazione internazionale delle prospettive economiche italiane, e che viene interpretata come una manifestazione di fiducia nei confronti della gestione del bilancio pubblico da parte dell’attuale esecutivo.
Secondo l’agenzia americana, la revisione al rialzo riflette “una riduzione del rapporto debito/PIL e il consolidamento di una traiettoria fiscale più prudente”. L’Italia, pur restando all’interno della fascia cosiddetta investment grade, sale così di un gradino, avvicinandosi ulteriormente ai paesi con rating considerati più solidi, e migliorando la sua posizione rispetto ai rischi percepiti dagli investitori.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha commentato con soddisfazione la notizia, sottolineando come S&P “premi la serietà dell’approccio del governo italiano alla politica di bilancio”. “È una conferma importante – ha dichiarato – che rafforza la credibilità del nostro Paese sui mercati internazionali e dimostra che le nostre politiche economiche, pur in un contesto complesso, stanno dando risultati concreti”.
Cosa significa il rating BBB+ per l’ItaliaIl rating BBB+ rappresenta il terzo livello più basso della scala investment grade, ma è comunque un giudizio positivo, che implica una capacità adeguata da parte del Paese di far fronte ai propri impegni finanziari. A parità di condizioni, ciò può tradursi in un vantaggio competitivo in termini di minori costi di finanziamento, sia per lo Stato che per le imprese italiane, che traggono beneficio da un miglioramento della percezione del rischio-Paese.
Il mantenimento di un outlook stabile indica che S&P non prevede, al momento, un ulteriore cambiamento del rating nel breve periodo, a meno di eventi inattesi. Tuttavia, l’agenzia ha messo in evidenza anche alcune fragilità strutturali che restano: dalla bassa crescita potenziale alla rigidità del mercato del lavoro, passando per l’elevata pressione fiscale e la pressione sul sistema pensionistico. Tuttavia, S&P riconosce che l’Italia ha mostrato una maggiore resilienza, anche grazie alla diversificazione del proprio sistema industriale e alla solidità del sistema bancario, che ha beneficiato di un miglioramento della qualità degli attivi e di una redditività sostenuta.
La risposta dei mercati e le prospettive futureL’annuncio è stato accolto positivamente dai mercati finanziari, con un immediato restringimento dello spread tra BTP e Bund tedeschi, segno che gli investitori leggono la promozione di S&P come un segnale di maggiore affidabilità del debito italiano. Anche Piazza Affari ha reagito con fiducia, in particolare nel comparto bancario.
Per l’Italia, si tratta ora di capitalizzare questa finestra di fiducia. Il consolidamento della finanza pubblica, il successo nell’attuazione del PNRR e l’utilizzo efficace dei fondi europei restano fattori determinanti. In gioco, oltre alla reputazione del Paese sui mercati, vi è la possibilità concreta di rendere strutturale il calo del debito, incentivare gli investimenti e rilanciare una crescita economica sostenibile.
La promozione di S&P Global Ratings rappresenta un passo importante per il Paese, ma anche un monito implicito: la fiducia conquistata va preservata con disciplina, riforme e visione strategica. Il giudizio positivo non è un punto d’arrivo, ma una tappa su un percorso che deve proseguire con coerenza e pragmatismo, per rafforzare la competitività dell’Italia nel contesto europeo e globale.