Scandalo Visti in Bangladesh: Arrestati Funzionari Consolari Italiani per Corruzione

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Un’inchiesta della Procura di Roma ha portato all’arresto di tre funzionari consolari italiani a Dhaka, in Bangladesh, con l’accusa di aver orchestrato un sistema di corruzione per il rilascio illecito di visti di lavoro. I cittadini bengalesi pagavano tra 7.000 e 15.000 euro per ottenere un visto, spesso senza la garanzia di un’effettiva opportunità lavorativa una volta giunti in Italia. Le indagini hanno rivelato che i funzionari coinvolti ricevevano tangenti sotto forma di denaro, dispositivi elettronici, orologi di lusso e viaggi, in cambio della facilitazione dei visti. Il sistema prevedeva anche la creazione di contratti di lavoro fittizi con aziende inesistenti per giustificare le richieste di visto. L’inchiesta è stata avviata grazie alla denuncia del deputato Andrea Di Giuseppe (FI), che ha registrato un tentativo di corruzione nei suoi confronti da parte di un imprenditore bengalese coinvolto nel racket. Le autorità stanno ora approfondendo i presunti legami con funzionari delle prefetture di Roma e Napoli, sospettati di aver agevolato lo sblocco dei nulla osta necessari per il rilascio dei visti.