Roma 26 Novembre 2024
La Commissione di garanzia sugli scioperi ha richiesto a CGIL e UIL di rivedere il perimetro dello sciopero generale previsto per il 29 novembre, escludendo settori chiave come trasporti, sanità e giustizia. Questa decisione nasce dall’esigenza di rispettare la regola della “rarefazione oggettiva,” che impone un intervallo minimo di 10 giorni tra gli scioperi per evitare eccessivi disagi alla popolazione. Il Garante ha sottolineato che il mancato rispetto di tali norme potrebbe portare a sanzioni e ha invitato i sindacati a individuare modalità di protesta che non impattino negativamente sui servizi essenziali. Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, ha dichiarato che il sindacato è disponibile al dialogo ma insiste sulla necessità di mantenere alta l’attenzione su temi come salari e precarietà. Nel frattempo, il governo ha espresso preoccupazione per le possibili ricadute dello sciopero e ha chiesto una riflessione più approfondita. La Commissione ha evidenziato che i settori come i trasporti sono fondamentali per la mobilità dei cittadini, e uno stop totale potrebbe paralizzare il Paese, soprattutto in un periodo critico come quello attuale. Questa richiesta riflette la necessità di bilanciare il diritto di sciopero con l’interesse collettivo, salvaguardando l’accesso ai servizi pubblici.
Lo sciopero, simbolo di un malcontento diffuso, deve però conciliarsi con l’obbligo di garantire i servizi essenziali. La disponibilità al dialogo tra le parti coinvolte sarà cruciale per evitare un’escalation di tensioni e disagi per i cittadini.