Il PIL italiano è rimasto fermo nel terzo trimestre del 2024, segnando una variazione nulla rispetto ai tre mesi precedenti, mentre su base annua ha registrato un aumento limitato dello 0,4%. Questi dati riflettono una performance economica deludente, sottolineata da una frenata nei consumi delle famiglie e un rallentamento della domanda interna. L’export e l’agricoltura hanno mostrato segni di debolezza, con l’Istat che ha rivisto al ribasso le stime annuali rispetto a quelle precedenti, portando la crescita acquisita per il 2024 proprio a quel +0,4%, in netto calo rispetto all’1% stimato dal governo a inizio anno.
Il rallentamento della crescita mette sotto pressione la manovra di bilancio, poiché con un PIL più debole il governo italiano dovrà far fronte a vincoli di spesa stringenti per rispettare le direttive dell’Unione Europea sul rapporto deficit/PIL. Questa situazione ha spinto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti a confermare che la manovra conterrà sacrifici per i contribuenti e prevederà misure fiscali che coinvolgeranno i settori con utili più solidi.
Oltre agli effetti interni, l’economia italiana è influenzata dalla situazione geopolitica globale, con il conflitto in Ucraina e le recenti tensioni in Medio Oriente che contribuiscono a un clima di incertezza per i mercati. In questo contesto, le prospettive per una crescita sostenuta sembrano difficili da realizzare, sollevando dubbi anche tra le associazioni di categoria, come Confesercenti, che ha espresso preoccupazioni sul calo delle vendite al dettaglio, evidenziando un quadro stagnante per la spesa delle famiglie italiane.
In conclusione, l’andamento del PIL nel terzo trimestre evidenzia sfide significative per il governo italiano nella gestione economica, che dovrà bilanciare politiche di stimolo per la crescita con il rispetto dei vincoli imposti dall’Unione Europea.