Strasburgo 19 Settembre 2024
La nomina di Raffaele Fitto, esponente di spicco di Fratelli d’Italia e vicino alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, come vicepresidente della Commissione Europea ha scatenato una forte ondata di critiche, in particolare dai partiti di sinistra italiani e dagli esponenti europeisti. Sebbene Meloni e il governo italiano esultino per l’incarico ottenuto, che include la delega alle Coesione e Riforme, le forze progressiste europee annunciano battaglia all’interno del Parlamento europeo.
Le reazioni della sinistra e dei filo-europeisti
La sinistra italiana ha reagito con preoccupazione alla nomina di Fitto, esprimendo timori per la possibile deriva conservatrice della nuova Commissione. Nicola Zingaretti, capodelegazione degli eurodeputati del Partito Democratico, ha dichiarato: “Nasce una Commissione conservatrice, specchio dei governi europei di questo momento. Un passo indietro. Ci impegneremo in Parlamento per garantire un’Europa più forte e più umana”. Le parole di Zingaretti riflettono il timore che la nuova composizione della Commissione possa segnare un allontanamento dai valori progressisti e inclusivi promossi in anni recenti.
Anche i partiti filo-europeisti si sono uniti alle critiche. Il timore di un’influenza eccessiva del blocco conservatore su politiche cruciali come il Green Deal, la coesione sociale e la gestione dei flussi migratori è palpabile. Alcuni parlamentari europei hanno già annunciato che faranno opposizione alle politiche che Fitto potrebbe promuovere, cercando di limitare l’impatto del suo ruolo a favore di una visione dell’Europa più solidale e meno nazionalista.
Il ruolo di Fitto: Coesione e Riforme
Raffaele Fitto ha ricevuto una delega chiave, quella alla Coesione e Riforme, settori che saranno centrali nei prossimi anni per la redistribuzione delle risorse europee e la revisione delle politiche strutturali dell’Unione. Il nuovo commissario sarà incaricato di supervisionare i fondi destinati alle regioni più svantaggiate e di promuovere riforme economiche all’interno dell’Unione, due ambiti che rappresentano un terreno fertile per scontri politici tra conservatori e progressisti.
Giorgia Meloni, dal canto suo, ha esultato per la nomina di Fitto, considerandola un successo per il governo italiano e una prova della centralità dell’Italia nelle dinamiche europee. “Con Fitto alla Commissione Europea, l’Italia sarà protagonista delle riforme necessarie per il futuro dell’Unione”, ha dichiarato Meloni. La nomina viene vista dal governo come un segnale di forza per difendere gli interessi italiani, soprattutto in un periodo in cui l’Europa affronta la necessità di ripensare le sue politiche interne, dal bilancio comunitario alla crisi energetica.
Scontri in vista all’Eurocamera
La nomina di Fitto, tuttavia, promette di essere solo l’inizio di una lunga battaglia. Gli scontri più duri sono previsti all’Eurocamera, dove i deputati socialisti, verdi e liberali hanno già annunciato che vigileranno sulle mosse del nuovo vicepresidente della Commissione. Il rischio, secondo alcuni eurodeputati, è che Fitto possa utilizzare il suo incarico per promuovere politiche che indeboliscono la coesione europea, favorendo approcci nazionalisti e più conservatori.
La questione della coesione sociale e delle riforme economiche sarà al centro delle discussioni, con un occhio di riguardo alla redistribuzione dei fondi europei. Se Fitto dovesse favorire una linea più restrittiva o concentrata sugli interessi dei paesi più forti, ciò potrebbe amplificare le divisioni tra Nord e Sud Europa, alimentando nuove tensioni politiche
In un momento storico in cui l’Unione Europea deve affrontare sfide senza precedenti, dalla transizione verde alla politica migratoria, la nomina di Fitto potrebbe rappresentare un punto di svolta, non solo per l’Italia ma per l’intera Unione. Tuttavia, le forti opposizioni e i contrasti che già emergono all’interno del Parlamento europeo dimostrano che il cammino non sarà privo di ostacoli. La battaglia tra conservatori e progressisti si preannuncia serrata e potrebbe influenzare in maniera significativa l’evoluzione delle politiche comunitarie nei prossimi anni
Nomina di Fitto alla Commissione Europea: la sinistra insorge, Fitto vicepresidente. Battaglia all’Eurocamera
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