ANSA – PERUGIA, 07 SET
– “Il mondo del lavoro è sotto attacco efferato a Terni. Le politiche di desertificazione produttiva a danno dei lavoratori incoraggiate dall’assenza bipartisan da parte di destre e sinistre capaci soltanto di favorire, insieme, le industrie delle armi e di distruggere le eccellenze di un settore metalmeccanico che è cuore di questa terra, non possono essere pagate da operai, precari e disoccupati”: ad affermarlo è stato Marco Rizzo, candidato alla presidenza della Regione Umbria per Democrazia Sovrana e Popolare, nel corso di un incontro a Terni.
“Siamo vicini ai lavoratori Ast – ha aggiunto, secondo quanto riferisce in una sua nota – ignorati da tutti, per troppo tempo.
Con noi, torneranno ad essere i veri protagonisti. Noi siamo con l’Umbria del lavoro dei territori. I brand della politica nazionale, sono solo servitori di interessi globali ed extranazionali. Li sconfiggeremo”.
Durante l’iniziativa, Rizzo si è soffermato su una politica economica per l’Umbria “a protezione di chi vive del proprio lavoro”.
“E’ necessario – ha detto il candidato di Democrazia Sovrana e Popolare – prevedere subito ammortizzatori sociali legati alla riqualificazione ed al ricollocamento professionale. Occorre inoltre ridurre la tassazione per le imprese artigiane (rimborso Irap) e per le partite Iva. Perché l’Umbria torni ad essere sovrana, deve ripristinare la sovranità popolare mediante un processo democratico di rottura su base nazionale con i trattati dell’Ue, a partire dall’euro, dal Fiscal Compact e dal Mes. Al tempo stesso bisogna superare, anche a livello locale, i vincoli del pareggio di bilancio e del patto di stabilità, per rilanciare l’intervento pubblico nell’economia strategica. In particolare va attuata la volontà popolare espressa con il referendum del 2011, ripubblicizzando tutti i servizi fondamentali: acqua, energia elettrica, gas metano, telecomunicazioni, trasporti e gestione dei rifiuti. E va ricostruito un settore bancario pubblico per la gestione dei risparmi e l’erogazione di credito agevolato ad imprese del territorio, partite Iva e famiglie”. (ANSA).