L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: OPPORTUNITA’ E DILEMMI ETICI

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L’intelligenza artificiale (IA) è ormai parte integrante della nostra quotidianità,
trasformando settori come la medicina, l’industria e il trasporto. Ma cos’è esattamente
l’IA e quali sono le sue potenzialità e i suoi rischi etici?
⚫Cos’è l’Intelligenza Artificiale?
L’intelligenza artificiale è una branca dell’informatica che sviluppa sistemi capaci di
eseguire compiti che richiedono intelligenza umana e dunque di emularne le capacità.
Questi compiti includono il riconoscimento vocale, la traduzione linguistica, la
risoluzione di problemi e la pianificazione strategica. Grazie agli algoritmi avanzati e
alla disponibilità di enormi quantità di dati, l’IA può analizzare informazioni e prendere
decisioni con una velocità e una precisione senza precedenti.
⚫Le Opportunità dell’IA
In campo medico, l’IA sta rivoluzionando la diagnosi e il trattamento delle malattie.
Prendiamo il sistema IBM Watson Health, ad esempio. Questo potente strumento
utilizza l’IA per analizzare milioni di documenti medici e suggerire diagnosi e
trattamenti personalizzati per i pazienti oncologici. In un caso concreto, l’ospedale di
Tokyo ha utilizzato Watson per diagnosticare una rara forma di leucemia in una
paziente, individuando la malattia in pochi minuti, mentre il team medico aveva
impiegato settimane senza successo.
Nel settore industriale ed in quello agricolo l’IA sta ottimizzando i processi produttivi,
riducendo gli sprechi e migliorando l’efficienza. Un esempio notevole è l’uso di robot
intelligenti nelle catene di montaggio dell’automotive o di robot a guida autonoma per
l’agricoltura di precisione.
Anche i trasporti stanno beneficiando dell’IA. I veicoli a guida autonoma, come quelli
sviluppati da Google o Tesla, hanno già iniziato a percorrere le strade pubbliche di
diverse città americane. Questi veicoli promettono di ridurre gli incidenti stradali
causati da errori umani, migliorare il traffico urbano e fornire maggiore accessibilità ai
disabili e agli anziani.
Nel settore dei servizi finanziari, l’IA viene utilizzata per analizzare enormi volumi di
dati finanziari, aiutando le istituzioni a identificare frodi, prevedere tendenze di
mercato e gestire i rischi. Ad esempio, JP Morgan Chase utilizza un programma di IA
chiamato COiN (Contract Intelligence) per analizzare documenti legali e contratti.
Questo sistema è in grado di elaborare circa 12.000 contratti all’anno, un compito che
richiederebbe 360.000 ore di lavoro umano.
Ed infine come non parlare della diffusione delle piattaforme di IA generativa – una tra
tutte ChatGPT – che ha offerto al grande pubblico un saggio straordinario delle
potenzialità dell’intelligenza artificiale e che sta rivoluzionando la creazione di
contenuti e velocizzando, seppur con qualche incidente di percorso, il lavoro di molti.
⚫I Dilemmi Etici dell’IA
Nonostante le sue enormi potenzialità, l’IA solleva anche importanti questioni etiche
che devono essere affrontate.
Un aspetto particolarmente critico riguarda i bias e la discriminazione. Gli algoritmi di
IA sono tanto buoni quanto i dati con cui vengono addestrati. Se questi dati
contengono pregiudizi, l’IA può perpetuarli o addirittura amplificarli. Un esempio è il
sistema di riconoscimento facciale utilizzato dalle forze dell’ordine negli Stati Uniti, che
è stato criticato per avere tassi di errore più elevati nel riconoscimento dei volti di
persone di colore rispetto a quelli di persone bianche. Questo può portare a ingiuste
accuse e arresti.
La privacy è un’altra grande preoccupazione. L’IA richiede grandi quantità di dati
personali per funzionare efficacemente. La raccolta e l’analisi di questi dati sollevano
preoccupazioni sulla privacy e sulla sicurezza delle informazioni personali. Ad esempio,
l’applicazione cinese di social media TikTok è stata accusata di raccogliere dati
personali dei suoi utenti, sollevando timori sulla privacy e la sicurezza dei dati,
soprattutto tra i più giovani.
L’automazione e l’occupazione sono strettamente legate. Mentre l’IA può creare nuove
opportunità di lavoro, può anche rendere obsoleti molti posti di lavoro tradizionali. Un
esempio evidente è l’automazione dei call center. Molte aziende stanno sostituendo gli
operatori umani con chatbot avanzati in grado di rispondere alle domande dei clienti e
risolvere problemi comuni. Questo potrebbe portare alla perdita di migliaia di posti di
lavoro nel settore dei servizi al cliente.
Le decisioni autonome dell’IA sollevano un dilemma di responsabilità. Quando l’IA
prende decisioni autonome, chi è responsabile in caso di errore? Questo dilemma è
particolarmente rilevante nel campo della guida autonoma e della robotica medica.

Nel
2018, un’auto a guida autonoma di Uber ha investito e ucciso una donna in Arizona

sollevando domande su chi dovesse essere ritenuto responsabile: l’azienda, il
progettista del software, o il supervisore umano che monitorava il veicolo.
La sicurezza è un’altra preoccupazione crescente. L’uso di IA in ambito militare solleva
questioni sulla sicurezza e l’etica. La possibilità di creare armi autonome intelligenti
porta con sé il rischio di una nuova corsa agli armamenti e di conflitti imprevedibili. Gli
esperti hanno espresso preoccupazioni riguardo ai “killer robots”, sistemi autonomi
capaci di prendere decisioni letali senza intervento umano. Questa tecnologia potrebbe
cambiare radicalmente il volto della guerra, rendendola ancora più distruttiva e difficile
da controllare.
⚫Deepfake: Una Nuova Minaccia
Una delle manifestazioni più preoccupanti dell’IA sono i deepfake. I deepfake sono
video, immagini o audio falsi creati utilizzando l’intelligenza artificiale per far apparire
reali eventi che non sono mai accaduti. Questi contenuti manipolati possono sembrare
estremamente realistici, rendendo difficile distinguere il vero dal falso. Questo ha
implicazioni profonde per la società, la politica e la sicurezza.
I deepfake possono essere utilizzati per diffondere disinformazione e propaganda
politica. Ad esempio, nel 2018, un video deepfake che mostrava Barack Obama
pronunciare parole che non aveva mai detto è diventato virale. Questo video, creato dal
comico Jordan Peele per sensibilizzare sul fenomeno, dimostrava quanto sia facile
ingannare il pubblico. In contesti più gravi, i deepfake possono essere utilizzati per
screditare avversari politici, incitare violenze o manipolare l’opinione pubblica durante
le elezioni.
Le implicazioni dei deepfake sono vastissime. Possono erodere la fiducia nelle
informazioni, nei media e persino nelle nostre istituzioni democratiche. La capacità di
creare contenuti falsi così realistici mette in discussione la nostra percezione della
realtà e rende difficile fidarsi di ciò che vediamo o sentiamo. Questo richiede una
risposta coordinata e innovativa da parte di governi, aziende tecnologiche e società
civile per sviluppare strumenti di rilevamento e strategie di educazione per il pubblico.
Un’altra applicazione preoccupante dei deepfake è la creazione di contenuti
pornografici falsi. Utilizzando immagini e video di persone reali, i deepfake possono
essere utilizzati per generare video pornografici non consensuali. Questo fenomeno,
noto come “deepfake porn”, rappresenta una grave violazione della privacy e può avere
conseguenze devastanti per le vittime.
Celebrità e persone comuni sono state entrambe vittime di questa forma di abuso. Nel
2017, la prima ondata di deepfake porn ha coinvolto volti di attrici famose inseriti in
video pornografici senza il loro consenso. La situazione sembrava in un primo
momento essere stata arginata dalle piattaforme di diffusione di questi contenuti, ma
l’avanzare della tecnologia e della facilità con cui questi contenuti possono essere
creati e condivisi ha fatto riesplodere il fenomeno con diversi casi anche in Italia nelle
scorse settimane. E il problema non si limita alle celebrità: qualsiasi persona con una
presenza online può diventare una vittima. Questi video possono essere utilizzati per
estorcere denaro, rovinare reputazioni o semplicemente per umiliare e intimidire le
vittime aprendo nuove terribili frontiere del già tristemente noto revenge-porn.
⚫Verso un Futuro Responsabile
Per sfruttare appieno i benefici dell’IA minimizzando i rischi, è fondamentale sviluppare
una regolamentazione etica robusta. Questo include la trasparenza negli algoritmi, la
riduzione – se non l’eliminazione – dei bias nei dati e la protezione della privacy che è
uno degli aspetti che più preoccupano nell’utilizzo quotidiano.
Ad esempio, l’Unione Europea ha proposto una regolamentazione completa sull’IA che
mira a garantire che l’uso dell’intelligenza artificiale sia conforme ai valori fondamentali
europei, come il rispetto della dignità umana, la non discriminazione e la giustizia
sociale. Questa regolamentazione prevede la classificazione dei sistemi di IA in base al
loro livello di rischio e l’imposizione di obblighi specifici per i sistemi ad alto rischio.
La collaborazione tra governi, industrie e società civile è essenziale per garantire che
l’IA venga utilizzata in modo equo e responsabile. Organizzazioni come il Partnership
on AI, che include membri come Amazon, Google, Facebook e Microsoft, stanno
lavorando insieme per promuovere pratiche etiche nell’uso dell’IA.
L’intelligenza artificiale è una delle frontiere più affascinanti della scienza e della
tecnologia moderna. Mentre ci avventuriamo in questo nuovo mondo, dobbiamo
ricordare che la vera sfida non è solo ciò che l’IA può fare, ma come scegliamo di
utilizzarla. Con una regolamentazione etica robusta e una collaborazione globale,
possiamo sperare di integrare l’IA nella nostra società in modo che serva il bene
comune, migliorando la qualità della vita di tutti senza compromettere i valori
fondamentali della nostra società.