Legge di Bilancio 2025: Novità e Conferme per i Lavoratori Dipendenti

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La Legge di Bilancio 2025 introduce diverse misure che riguardano i lavoratori dipendenti, con l’obiettivo di sostenere il reddito e incentivare la produttività. Ecco una sintesi delle principali disposizioni:

Detassazione dei Premi di Produttività

È prorogata fino al 2027 la riduzione dell’imposta sostitutiva sui premi di risultato o di partecipazione agli utili d’impresa, che passa dal 10% al 5%.

Fringe Benefit

Per il triennio 2025-2027, viene confermata la soglia di esenzione fiscale per i fringe benefit: 1.000 euro per i lavoratori senza figli e fino a 2.000 euro per quelli con figli.

Aumento della Soglia per la Flat Tax

La soglia di reddito da lavoro dipendente o da pensione che consente di beneficiare della flat tax al 15% viene innalzata da 30.000 a 35.000 euro.

Taglio del Cuneo Fiscale

Per il 2025, il meccanismo di riduzione del cuneo fiscale viene modificato. Non si applicherà più una riduzione contributiva del 6% o 7%, ma si introdurranno nuove modalità di intervento per aumentare il netto in busta paga dei lavoratori.

Incentivi per la Mobilità dei Lavoratori

Per i nuovi assunti a tempo indeterminato con reddito fino a 35.000 euro nell’anno precedente, che trasferiscono la residenza di oltre 100 chilometri, le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento dei canoni di locazione e delle spese di manutenzione non concorrono a formare il reddito ai fini fiscali, entro il limite complessivo di 5.000 euro annui per i primi due anni dall’assunzione.

Rinnovo dei Contratti nel Pubblico Impiego

La manovra prevede il finanziamento dei rinnovi contrattuali in anticipo rispetto alla scadenza del triennio di contrattazione. Sono stati stanziati fondi che determineranno un aumento delle retribuzioni dell’1,8% per ciascuno degli anni del triennio 2025-2027, dell’1,9% nel 2028 e del 2% per ciascuno degli anni del biennio 2029-2030.

Misure per le Aree Svantaggiate

È istituito un fondo con una dotazione complessiva di 9,1 miliardi nel periodo 2025-2029, destinato a finanziare interventi volti a ridurre il divario occupazionale e favorire lo sviluppo delle attività imprenditoriali nelle aree svantaggiate del Paese, anche mediante agevolazioni per l’acquisizione di beni strumentali. Queste misure mirano a sostenere il potere d’acquisto dei lavoratori dipendenti, incentivare la produttività e promuovere lo sviluppo economico nelle aree meno avvantaggiate del Paese.