Lavori Pubblici, Mazzetti (FI): “Questo è anno fondamentale per costruire basi sviluppo del settore in modo strutturale”

di


Bologna, 31 gen. – “Il 2025 lo vedo come un anno transitorio ma determinante”, perché deve servire “a elaborare e concretizzare quei provvedimenti, sia più urgenti sia più di respiro, per dare un futuro stabile al settore edile”, “come sempre, con il Dipartimento Lavori pubblici di Forza Italia e l’Intergruppo Progetto Italia, daremo sostegno e contributo propositivo fondamentale al governo”. Lo afferma l’On. Erica Mazzetti, parlamentare di Forza Italia, dopo il convegno “Opere pubbliche: riflessioni e prospettive della normativa vigente”, a Bologna. “Grazie ad ANCE Emilia-Romagna per avere promosso questo importante convegno di approfondimento sui correttivi codice appalti, ho partecipato in qualità di responsabile dipartimento Lavori pubblici di FI e come relatrice del provvedimento: è il primo di una serie di incontri ai quali prenderò parte, per ascoltare, fare il punto e portare avanti determinate richieste”, aggiunge Mazzetti. “Anche oggi sono emerse luci e ombre sul correttivo, punti critici ben noti sui quali ragionare e intervenire per migliorare, innanzitutto con lo strumento degli emendamenti, come fatto da Forza Italia al Milleproroghe; seguiranno altri interventi in Parlamento”. Mazzetti ha ricordato “la scadenza del Pnrr” e i “prossimi interventi normativi della Ue sugli appalti pubblici” che “ci impongono di predisporre un programma di lavoro ben strutturato”. “Fondamentale adesso – ricorda Mazzetti – è esaminare la direttiva europea e produrre un documento realistico e conveniente alle peculiarità italiana, per non farsi trovare impreparati e, di conseguenza, rincorrere una scelta che parte da Bruxelles; contestualmente bisogna pensare subito a un codice appalti che separi servizi e forniture dai lavori, seguendo principi e indirizzi del 36/2023, consapevoli che le norme devono essere stabili nel tempo”. “Pertanto dovrebbe essere il più flessibile possibile e applicabile possibile, mettendo al centro il progetto, l’affidamento, la realizzazione e tutto il ciclo di vita dell’opera, con un manuale del costruttore”. “Altro tema affrontato – riferisce l’esponente FI – è la tecnologia che sta viaggiando velocemente, mentre la politica non riesce a stare al passo ed anche per questo le norme devono essere flessibili”. “Tuttavia, voglio essere fiduciosa: anche grazie al lavoro condiviso, con una politica che ascolta, il settore delle costruzioni può essere una vera filiera, strutturata e competitiva, dentro e fuori i confini nazionali ed europei, mettendo al centro l’imprenditore il professionista, con una pubblica amministrazione consapevole che lo Stato reale sono loro”, conclude la responsabile dipartimento lavori pubblici di FI