La crisi di Livorno, tuttavia, non è un caso isolato. Situazioni analoghe stanno colpendo altri settori strategici per la Toscana, come l’industria cartaria a Lucca, dove 7.000 lavoratori soffrono gli effetti dell’aumento dei costi energetici, aggravati dalle politiche che non tengono conto della competitività delle imprese europee sul mercato globale. L’industria cartaria, così come quella automotive, sta affrontando una crescente difficoltà a competere con i costi delle energie rinnovabili e l’alto prezzo delle materie prime.Il Governo ha preso provvedimenti concreti per sostenere il settore industriale, come dimostra l’intervento per Piombino, dove sono state messe in campo risorse per salvaguardare l’occupazione e dare certezze al futuro della siderurgia,” continua Torselli. “Un’azione diretta che, al contrario, manca da parte della Regione Toscana, che non riesce a dare risposte concrete a queste sfide. Inoltre – conclude Torselli – mentre si parla di sviluppo green e del potenziamento delle infrastrutture portuali e siderurgiche, la realtà è che il settore industriale toscano è ancora costretto a fare i conti con una concorrenza internazionale che sfida la sostenibilità del nostro modello produttivo. In qualità di membro delle Commissioni Industria e Commercio Internazionale del Parlamento Europeo, sto portando avanti la battaglia per un approccio pragmatico e non ideologico alle politiche industriali. Ma la Regione deve fare la sua parte, agendo concretamente. Se non interveniamo ora, rischiamo di compromettere definitivamente il futuro di Livorno e di tutta la filiera produttiva toscana.”
INDUSTRIA. TORSELLI (FdI): “LIVORNO E IL SETTORE AUTOMOTIVE SOTTO ATTACCO: BASTA SCELTE IDEOLOGICHE, DIFENDIAMO IL LAVORO E LE INFRASTRUTTURE”
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