La FLP propone la definizione di un patto di legislatura sul lavoro pubblico
Roma, 28 novembre –
“Esprimiamo soddisfazione per la convocazione da parte del Ministro con l’accoglimento della nostra richiesta, avanzata più volte in questi mesi, e da ultimo dai lavori del congresso nazionale FLP ,dell’apertura di un confronto con il Governo sui temi del lavoro pubblico, del suo rilancio e soprattutto delle modifiche normative necessarie insieme a nuovi investimenti per proseguire il percorso di rilancio e valorizzazione del lavoro pubblico” ha detto Marco Carlomagno, segretario generale di FLP all’indomani dell’incontro con il Ministro dell Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo. “Abbiamo chiesto al Ministro di impegnarsi per la definizione di un patto tra Governo e parti sociali – spiega Carlomagno – per continuare il percorso che deve portare a un pieno riconoscimento del valore economico e professionale del personale delle pubbliche amministrazioni”. Il rinnovo contrattuale delle Funzioni centrali e lo stanziamento nella legge di bilancio delle risorse per il rinnovo dei contratti 2025/2027 è stato il primo step di questo percorso. Le richieste di FLP al Ministro. Nel corso della riunione la FLP ha chiesto l’immediata certificazione dell’ipotesi di CCNL delle Funzioni Centrali 2022/2024 al fine di permetterne l’entrata in vigore entro l’anno e conseguente avvio della negoziazione per il triennio 2025/2027; il superamento dei tetti ai Fondi risorse decentrate e alle risorse destinate alla produttività; la rivalutazione del valore del buono pasto fermo da anni mediante stanziamenti aggiuntivi; la defiscalizzazione del salario di produttività come avviene per il lavoro privato; la piena esigibilità degli istituti legati agli sviluppi di carriera, a partire dall’Area delle elevate professionalità, procedure dall’interno per l’accesso alla dirigenza, finanziamento a carico delle amministrazioni delle posizioni organizzative, rafforzamento degli organici, stabilizzazione dei rapporti di lavoro a tempo determinato; il riconoscimento del diritto alla salute con l’eliminazione della norma sulla decurtazione delle indennità di amministrazione ed estensione anche agli screening, disposti dalle autorità sanitarie, del trattamento di malattia, in luogo delle 18 ore di permesso annue; il superamento dell’iniqua norma che differisce fino a 7 anni l’erogazione del TFR/TFS ai pubblici dipendenti;l’eliminazione della norma in legge di bilancio che limita solo al 75% il turn over, a fronte di organici in forte sofferenza, il rafforzamento del welfare aziendale nel settore pubblico.Il Ministro, nel condividere la necessità di proseguire il confronto con le confederazioni sindacali sulle questioni poste, ha proposto di attivare un tavolo di lavoro presso il Ministero con la partecipazione anche del presidente Aran. “Si tratta di un primo passo che per noi deve comunque andare nella definizione, anche graduale e progressiva, per l’adozione di concrete iniziative legislative e di nuovi stanziamenti coerenti con il rilancio del lavoro pubblico e della sua valorizzazione” ha concluso Carlomagno.