Il Ruolo Cruciale degli Enti di Promozione Sportiva e le Implicazioni della loro Esclusione dai Mansionari dei Lavoratori Sportivi

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Nel panorama dello sport italiano, gli Enti di Promozione Sportiva (EPS) occupano una posizione fondamentale, caratterizzati dalla capacità di abbracciare una vasta gamma di discipline e di raggiungere un pubblico eterogeneo. Tuttavia, il recente quadro normativo delineato dal DLgs. 36/2021 ha sollevato preoccupazioni significative riguardo al mancato coinvolgimento di questi enti nell’elaborazione dei mansionari che regolano le qualifiche e le competenze dei lavoratori sportivi.
Il decreto legislativo 36/2021 ha introdotto una serie di innovazioni riguardanti il riconoscimento e la regolamentazione del lavoro sportivo in Italia. Tra i vari aspetti trattati, particolare attenzione è stata dedicata all’identificazione delle mansioni dei lavoratori sportivi, mansioni che devono essere proposte dalle Federazioni Sportive Nazionali (FSN) e dalle Discipline Sportive Associate (DSA), e approvate dall’Autorità di Governo competente in materia di sport.
Gli EPS, pur essendo tra gli attori principali nel promuovere e diffondere la pratica sportiva a livello amatoriale e dilettantistico, non sono stati inclusi in questo processo decisionale. Questo mancato coinvolgimento potrebbe avere conseguenze rilevanti sia per gli enti stessi che per i lavoratori sportivi che operano al loro interno.
La prima e più evidente conseguenza riguarda i lavoratori sportivi che operano sotto l’egida degli EPS. L’assenza di un coinvolgimento diretto di questi enti nell’elaborazione dei mansionari limita la capacità degli EPS di riconoscere formalmente le specifiche mansioni svolte dai propri collaboratori. Questo potrebbe portare a una disconnessione tra le reali esigenze del campo e le qualifiche ufficialmente riconosciute, creando una serie di problemi pratici e legali.
Inoltre, senza un mansionario che rifletta pienamente le attività sportive promosse dagli EPS, molti lavoratori rischiano di non vedere riconosciuto il proprio ruolo e le proprie competenze specifiche. Questo potrebbe tradursi in difficoltà nell’accedere alle agevolazioni fiscali e contributive previste per i lavoratori sportivi, riducendo l’attrattiva di tali posizioni e scoraggiando l’assunzione di personale qualificato.
Il mancato riconoscimento delle mansioni specifiche degli EPS potrebbe anche avere ripercussioni significative sulle strutture sportive gestite da questi enti. Gli EPS, infatti, spesso si trovano a gestire impianti sportivi con risorse limitate e in contesti dove la versatilità e la multidisciplinarietà sono essenziali. Senza un quadro normativo che riconosca la varietà di mansioni necessarie, gli EPS potrebbero trovarsi in difficoltà nel mantenere l’efficienza e la qualità dei servizi offerti.
Questa situazione potrebbe avere un effetto domino sulle comunità locali, dove gli EPS rappresentano spesso l’unico punto di accesso alla pratica sportiva, specialmente in aree meno servite dalle grandi federazioni sportive. La diminuzione della qualità e della quantità dei servizi offerti potrebbe portare a una riduzione della partecipazione sportiva a livello locale, con conseguenze negative sul benessere sociale e sulla salute pubblica.
Di fronte a queste sfide, diventa fondamentale considerare possibili soluzioni che possano integrare gli EPS nel processo di elaborazione dei mansionari. Un primo passo potrebbe essere l’istituzione di un tavolo di lavoro congiunto tra FSN, DSA, EPS e le autorità governative competenti. Questo tavolo potrebbe avere il compito di definire un elenco di mansioni che, pur mantenendo gli standard tecnici richiesti dalle discipline sportive, tenga conto della specificità e della multidisciplinarietà tipiche degli EPS.
Inoltre, potrebbe essere utile prevedere una maggiore flessibilità nell’aggiornamento dei mansionari, con un processo di revisione più frequente e partecipativo. Questo permetterebbe di adattare rapidamente le qualifiche e le competenze alle esigenze emergenti del settore sportivo, garantendo che tutti i lavoratori sportivi, indipendentemente dall’ente di riferimento, possano vedere riconosciuto il loro contributo.
Il mancato coinvolgimento degli EPS nell’elaborazione dei mansionari dei lavoratori sportivi rappresenta una lacuna significativa nell’attuale normativa, con potenziali ripercussioni negative per i lavoratori, le strutture sportive e le comunità locali. Affrontare queste sfide richiede un approccio collaborativo e inclusivo, capace di valorizzare il ruolo degli EPS nel panorama sportivo italiano e di garantire un riconoscimento equo e adeguato a tutti i lavoratori sportivi.