La guerra trasforma tutto in un infermo, dove l’esperienza si dipana in episodi raccapriccianti, lasciando dietro di sé morte e distruzione: campi profughi a cielo aperto, città senza ferrovie, senza strutture, con folle accalcate e smarrite, palazzi distrutti, appartamenti sventrati dalle bombe spesso inabitabili, profanati dagli attacchi di missili o bombe e i ricordi di una vita spariti .
Luoghi un tempo animati diventano spettrali, privi di vita, per non parlare poi degli effetti devastanti che la guerra lascia alle generazioni future con danni psicologici, materiali inimmaginabili.
Durante la guerra ragazzi giovanissimi sono costretti a imbracciare un fucile, e anziani, che mai avrebbero immaginato di trascorrere la seconda parte della propria vita in maniera così nefasta, donne e bambine violentate e si potrebbe continuare.
Tutto quello che prima era normalità, fatta di incontri, lavoro, socialità, eventi culturali, si stravolge portando traumi che rischiano di cancellare le “storie” e le “vite” di popoli che vengono profondamente feriti nelle proprie identità.
Genocidi, conflitti armati, invasioni di paesi come quelli propri del secondo conflitto mondiale, che ha visto bombe lanciate su Hiroshima e Nagasaki, o ancora della guerra Russia-Ucraina fino ad arrivare al conflitto israelo-palestinese, ma anche di tutte le guerre in corso nel mondo in questo momento.
Conflitti nel mondo come in Armenia e Azerbaigian, Iran, Yemen, Etiopia, Repubblica Democratica del Congo e Grandi Laghi, Sahel, Haiti, Pakistan, Taiwan che ci lasciano con il fiato sospeso apparentemente finiti ma così instabili.
Ma perché un popolo è costretto ad affrontare una crisi politica, umanitaria e da come vediamo nelle immagini dei tg vengono ignorati i diritti umani? Guardare la violenza di giovani su altri giovani. Sangue ovunque e corpi martoriati.
Odio, disprezzo in un attimo tutto cambia. L’orco cattivo non è più il personaggio immaginario delle fiabe, ma prende corpo e si trasforma in un essere inumano privo di anima e di pietà.
Viviamo in un mondo senza pace. Forse stiamo perdendo la nostra umanità e perderla non ci renderà migliori.
Analisi storiche in cui sicuramente occorre chiedersi quali motivi abbiano generato i conflitti, ma soprattutto il senso ultimo di una guerra e la desolazione che lascia dietro di sé.