L’Unione Europea accelera la transizione ecologica con il nuovo regolamento sulla deforestazione nell’ambito del Green Deal, ma questa svolta sta creando preoccupazioni soprattutto tra le piccole e medie imprese italiane. La normativa, volta a bloccare l’importazione di prodotti legati alla deforestazione globale, colpisce in modo diretto circa 200.000 aziende in Italia, con un impatto rilevante su settori chiave come l’agroalimentare, il legname e la carta.
Le piccole imprese italiane, cuore del tessuto economico del Paese, esprimono timori per le conseguenze immediate di queste nuove regole. Molte di loro richiedono infatti una proroga per riuscire ad adeguarsi agli standard imposti, preoccupate che la rigidità normativa possa influire negativamente sui costi e sulla burocrazia, compromettendo la loro competitività in un contesto europeo sempre più orientato alla sostenibilità. Le grandi aziende, al contrario, sono generalmente più pronte ad affrontare i requisiti, avendo già avviato programmi di conformità e ottenuto certificazioni per allinearsi al Green Deal.
COP29: Pressioni per Mantenere il Green Deal e Garantire la Conformità
Alla COP29, l’Unione Europea ribadisce il suo impegno per il Green Deal, considerato uno strumento irrinunciabile nella lotta al cambiamento climatico. Durante il summit, la delegazione europea ha sottolineato che “indietro non si può tornare”, riaffermando che ogni paese membro deve rispettare gli impegni per una transizione ecologica più equa e sostenibile. Tuttavia, emergono dubbi sulle effettive capacità di attuazione di alcuni Stati, tra cui l’Italia.
Italia e Green Deal: Una Transizione Complessa
Sul fronte italiano, le criticità vengono sottolineate dalla capogruppo del Movimento 5 Stelle nella commissione Ambiente della Camera, Fontana, che parla di “inadempienze” rispetto agli obiettivi prefissati. Fontana evidenzia come il nostro paese sia in ritardo nel raggiungimento dei target di sostenibilità e decarbonizzazione, ponendo l’Italia in una posizione difficile in un contesto europeo che spinge per un’accelerazione. Fontana richiama quindi l’attenzione sulla necessità di un piano d’azione più ambizioso e di una collaborazione più stretta tra governo e aziende per superare le sfide della transizione verde e ridurre il divario con gli altri paesi membri.
Un Futuro Sostenibile per l’Italia?
La COP29 e le nuove regole UE sulla deforestazione mettono dunque l’Italia di fronte a una scelta strategica: supportare le proprie imprese nel percorso di adeguamento ai criteri di sostenibilità senza comprometterne la competitività. L’Italia si trova a un bivio, con la necessità di mantenere il passo con l’Europa e al tempo stesso garantire un supporto mirato alle piccole realtà produttive. Trovare un equilibrio tra sostenibilità ambientale e sostenibilità economica è fondamentale per evitare che il Paese rimanga indietro nella lotta globale al cambiamento climatico e per assicurare un futuro resiliente alle sfide ambientali.