Giornata della Memoria: commemorazione dell’80° anniversario della liberazione di Auschwitz al Parlamento Europeo

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Il Parlamento Europeo celebrerà la Giornata internazionale della memoria dell’Olocausto con una cerimonia solenne in programma il 29 gennaio 2025, alle ore 12:00, presso la sede di Bruxelles. Questo evento assume una rilevanza particolare, segnando l’80° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, simbolo delle atrocità commesse durante l’Olocausto.La commemorazione sarà inaugurata dalla presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, e vedrà la partecipazione di Corrie Hermann, figlia del celebre violoncellista e compositore ungherese Pál Hermann, vittima dei crimini nazisti nel 1944.

La cerimonia: musica e memoria

L’evento si aprirà con un’esecuzione musicale in onore di Pál Hermann, grazie al suo violoncello Gagliano, miracolosamente salvato dalla distruzione nazista. Corrie Hermann prenderà poi la parola per raccontare la storia del padre, un uomo straordinario che fu costretto alla fuga prima di essere arrestato e deportato nei campi di sterminio. La commemorazione si concluderà con il “Kaddish” di Maurice Ravel, un omaggio musicale ai milioni di vite spezzate.

Un momento di riflessione sarà dedicato al minuto di silenzio, in ricordo delle vittime dell’Olocausto e per ribadire l’importanza di non dimenticare le lezioni della Storia.

Pál Hermann: una vita interrotta

Nato a Budapest nel 1902, Pál Hermann si affermò come uno dei più talentuosi violoncellisti del suo tempo, allievo di Béla Bartók. Con il suo prezioso violoncello Gagliano, Hermann si esibì in tutta Europa fino a quando, con l’ascesa del nazismo, fu costretto a rifugiarsi prima in Belgio e poi in Francia. Arrestato a Tolosa nel 1944, Hermann riuscì a inviare un messaggio disperato dal treno che lo stava conducendo alla morte. Grazie al suo gesto, un amico recuperò e nascose il violoncello, sostituendolo con uno strumento meno pregiato. Pál Hermann fu assassinato in un campo di concentramento nei Paesi Baltici, ma il suo violoncello, simbolo di resistenza e speranza, è stato riscoperto 80 anni dopo ed è oggi un testimone silenzioso della sua tragica storia.

L’importanza della memoria storica

L’Olocausto, che portò al sistematico sterminio di oltre 6 milioni di ebrei e di milioni di altre vittime innocenti, continua a rappresentare una ferita aperta nella coscienza europea e mondiale. Eventi come quello organizzato dal Parlamento Europeo sottolineano l’urgenza di mantenere viva la memoria, soprattutto in un’epoca in cui l’antisemitismo, i discorsi d’odio e il neofascismo stanno riemergendo in alcune parti d’Europa.

Il Parlamento, già impegnato nella lotta contro i crimini d’odio e l’intolleranza, ha ribadito attraverso questo evento il proprio ruolo centrale nella difesa dei valori democratici e nella promozione della coesistenza pacifica. Per ulteriori informazioni, il Parlamento Europeo mette a disposizione foto, video e registrazioni audio attraverso il proprio Centro multimediale, inclusi materiali relativi alla commemorazione dell’Olocausto.

Una riflessione per il futuro

A ottant’anni dalla liberazione di Auschwitz, questo anniversario rappresenta non solo un’occasione per onorare le vittime, ma anche per riflettere sulle sfide del presente. L’antisemitismo, la xenofobia e l’intolleranza sono minacce che continuano a mettere in discussione i valori su cui si fonda l’Unione Europea.

Come ricordato dal Parlamento Europeo, preservare la memoria dell’Olocausto è fondamentale per impedire che simili tragedie si ripetano. Raccontare storie come quella di Pál Hermann e celebrare la resilienza della sua famiglia è un modo per riaffermare il valore della dignità umana e della giustizia.