ENERGIA, TAMBURRANO (M5S): GNL USA CONTRADDICE OBIETTIVI GREEN DEAL

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 In Europa abbiamo un serio problema che va affrontato quanto prima: il GNL americano. Secondo gli ultimi dati l’impatto sul clima del gas naturale liquefatto a stelle e strisce, trasportato e utilizzato in Europa, supera del 28% quello del carbone. La causa? Si tratta di shale gas. Durante l’estrazione si verificano notevoli fughe in atmosfera di metano, un potente gas serra. Altre fughe meno consistenti di metano si verificano durante liquefazione e trasporto. Il GNL statunitense produce 450 mila tonnellate di CO2 equivalente in più rispetto a quelle che si produrrebbero utilizzando gas di differente provenienza e questo dato sfugge agli inventari di gas serra: semplicemente non viene conteggiato. Questo contraddice tutti gli impegni di decarbonizzazione presi dall’UE nella scorsa legislatura, tanto più che il documento di lavoro di REPowerEU ravvisa la necessità di importare più GNL. La guerra in Ucraina ha spinto l’UE a diventare il maggior importatore mondiale di GNL, ma questo non è più sostenibile. In una interrogazione presentata alla Commissione europea chiediamo all’esecutivo europeo di rinunciare al GNL, in particolar modo a quello prodotto da shale gas. La miglior scelta per garantire la sicurezza energetica del nostro continente è quella di diversificare le fonti di approvvigionamento e autoprodurre energia rinnovabile. Dalla nuova Commissione ci aspettiamo dunque più rinnovabili e meno dipendenza dall’estero”, così in una nota Dario Tamburrano, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.