Partiamo toccandola piano come si suol dire oggi:
Genocidio come soluzione per risolvere conflitti legati a convivenze forzate e differenze culturali, terrorismo per rivendicare i propri diritti di supremazia poco culturale e molto strumentalmente religiosa, strage programmata di cani per “domare” il fenomeno del randagismo sfuggito al controllo di una gestione scellerata esercitata attraverso decapitazione di massa, gatti gettati da ponti o auto in corsa, cani legati apposta alle staccionate per essere uccisi dall’ uragano Milton, Elon Musk che si presenta alla convention repubblicana con la maglietta “Occupiamo Marte” (e beh…certo, meglio muoversi per tempo dato che gli astrofisici hanno stabilito che fra 5 miliardi di anni la Terra sparirà inglobata dal sole), soldati di un popolo dichiaratosi eletto da Dio (il quale forse neanche è stato avvisato di questa cosa o son certo non intendesse così) che bruciano case occupate da civili e cantano e se la ridono e si filmano pure beatamente deliranti sentendo le urla strazianti di neonati rinchiusi all’interno, infanticidi, uxoricidi, pedofilia dilagante, le forze armate cinesi circondano Taiwan rivendicandone il territorio, dossieraggi, Guerre fratricide, rabbia sociale, razzismo perenne, interi sistemi dello showbiz che crollano per tutti i generi di reati possibili, la Corea del Nord che fa esplodere le strade a collegamento con la Corea del Sud, una volta simbolo di cooperazione intercoreana, pandemia e ricadute a lunga gittata sulla instabilità sociale, vaiolo delle scimmie, distruzione degli ecosistemi marini del nostro Pianeta Acqua, fame estrema, cataclismi sempre più frequenti. Troppo di tutto fuori controllo. Basta, concetto trasmesso direi. Tanto da domani arriva altro a condire un piatto già parecchio indigesto.
Soluzioni dell’Homo “per niente Sapiens”: uccidiamo e uccidiamoci tutti; animali coi quali non riusciamo a trovare una convivenza intelligente e fra fratelli, popoli, razze. Facciamo saltare in aria tutto, che goduria. Invadiamo tutto e tutti, dai dai che basta impegnarsi poco e ce la faremo a estinguerci da soli. Arroganza umana. Milioni di anni di evoluzione del pianeta, delle sue forme di vita che ci hanno permesso la vita, e pensiamo d’avere la supremazia.
In mezzo a tutto ciò, come non fosse esistita una Storia precedente, vediamo stati sovrani esercitare politiche più vicine di quanto si creda ad un desiderato Quarto Reich che a forme di collaborazione e cooperazione internazionale necessarie, se non fondamentali, alla risoluzione di sfide globali che tutti noi dobbiamo affrontare. Scovare un modo più intelligentemente pensato no eh? Pareva brutto.
Si aggiunga che, paradossalmente, dette politiche moderne sono spesso esercitate da leader rappresentanti di nazioni che da quel maledetto passato a cui ci si riferisce dovrebbero aver imparato il significato di; sottomissione, perdita dei diritti umani, segregazione, violenza, supremazia razzista ecc.
Veramente strana questa involuzione generale che si affaccia, tutt’insieme, in un epoca che si pensa…si pensava…si credeva…si vorrebbe fosse di: evoluzione, crescita, abbattimento delle barriere, collaborazione, empatia, scambio culturale, convivenza pacifica.
Invece, cambiano i giocattoli ma i giochi rimangono gli stessi. Si cresce solo d’età in troppi casi.
La storia insegna? Non direi. Viene poco considerata anche a scuola, quasi a ritenere che sia una materia ricca di nozioni vecchie e inutili. Quando invece è uno straordinario concentrato di eventi educativi che dovrebbero spingere l’umanità a strutturarsi una coscienza critica la quale vuole ricondurre gli individui a partecipare alla realtà migliorandola, proprio in relazione a ciò che ha – o meno – funzionato.
La salute mentale generale della gente pare non sia così florida. La memoria storica, o più modestamente singola, necessiterebbe di una massiva dose di ricostituente e di ripasso perpetuo.
Così come il livello culturale aumentato e l’informazione più capillare avrebbero dovuto agevolare quella capacità di analisi critica e apprezzamento di forme diverse di cultura nella interazione fra popoli, stigmatizzando sine die quanto è già accaduto in passato, come monito per il futuro.
Poi ci si sta domandando se appoggiare l’avvento della intelligenza artificiale? Di quell’insieme di algoritmi che si ha timore sostituiscano l’uomo? Francamente ne auspico lo sviluppo (algoretico)…
Dov’è l’uomo dico io invece tutte le volte che serve?! E che se può prendere decisioni assennate fa il possibile per prendere le uniche decisioni errate e subordinate a difetti mai sanati?
Facciamo, per un attimo e codardamente , scorrere il concetto che una volta le generazioni passate non dovevano affrontare sfide complesse così invasive, numerose e diversificate come quante se ne affacciano oggi, ipotizzando che la vita fosse più semplice (non facile).
Quali sono oggi i motivi che ci impediscono di sembrare evoluti e risolutivi?
- La indisponibilità alla ricerca di soluzioni di compromesso pacifico rinunciando a: immediati vantaggi egocentrati e subordinati a interessi personali o politici, ambizioni suprematiste, interessi economici e in generale di volontà di dominio.
- Egoismo nazionale
-ideologie e dogmi religiosi
-stereotipi mai superati
-eredità storica della violenza come unica soluzione ai problemi
-Preferenza della potenza militare rispetto al potere della diplomazia
-Conflitti e ingiustizie economico-sociali
-Manipolazione delle masse per giustificare l’uso della forza e calcare la mano sulla demonizzazione del prossimo
-Responsabilità di alcuni media attraverso: informazioni distorte, falsate, parziali, manipolate e sensazionalistiche scatenanti rabbia, basate poco sulla veridicità delle stesse, e più sulla velocità di pubblicazione per primeggiare, trascurando le idiote conseguenze di tutto ‘sto meccanismo malato.
-Leadership aggressiva e prepotentemente nazionalista
-Paura della diversità - Incapacità di convivenza
Per citarne alcune.
Nonostante quindi le conquiste tecnologiche create “anche” per avvicinarci e per elevarci, alcuni tipi di cancro sembrano inestirpabili. Perchè i fattori umani fondamentali, insiti nell’uomo ed essenziali per la ricerca di soluzioni non disumanizzate, vengono esercitati evidentemente male, ancora e ancora dopo millenni di insegnamenti mai ascoltati o soprattutto mai assorbiti come valori dai quali trarre i giusti orientamenti, almeno vitali per non dire etici.
Visione, creatività, comprensione, compromesso, pace, equilibrio, amore, rispetto, libero arbitrio coscienzioso e altro; sono qualità umane raccolte nella “rubrica intelligenza”, ben lontane dall’esser state acquisite dall’uomo.
Scopro recentemente che se una pianta, seppur di diversa specie viene mozzata dall’uomo o da una calamità, le piante vicine la raggiungono con le radici per nutrirla e sostenerla.
Sanno che tutto è interconnesso e parte di un sistema. Del Creato. Si sostengono, si danno forza, si aiutano.
Infatti, popolano il Pianeta da milioni di anni, con empatia e istinto verso la sopravvivenza. Non verso l’autodistruzione o l’abbandono del diverso. Ma mi raccomando, disboschiamo tutto invece, distruggiamo il polmone Amazzonico del Mondo, diamo il LA all’alterazione di ecosistemi perfetti da milioni di anni per aumentare; effetto serra, siccità, alterazioni meteo e l’azzeramento di quella flora-fauna interconnessa con tutto anche se pare lontana o non c’entri col resto che succederà.
Possiamo sperare sempre e solamente in una sparuta minoranza (cerchiamo di entrare in questa categoria) di “veri eletti” che combattono quotidianamente e spesso in modo silenzioso e incognito per cercare di compensare cotanta stupidità.
All’uomo “poco Sapiens”, 300 mila anni di evoluzione non sono ancora bastati.
POST SCRIPTUM
“L’ETERNO RITORNO” DI FRIEDRICH NIETZSCHE. Secondo questa idea, la vita si ripete eternamente, nello stesso identico modo, infinite volte.