DONNE MISTICHE

di


“La mistica, la misticità, il misticismo, indicano il sentimento di adorazione del sacro, implicandone un’esperienza diretta al di là del pensiero logico-discorsivo”.
È un’esperienza di vita interiore che porta il soggetto verso un’intimità con una realtà superiore, assoluta e diversa.
Una mistica del nostro tempo è Natuzza Evolo.

Natuzza Evolo (mistica e veggente italiana)

Siamo nei primi del ‘900, Fortunata Evolo, detta Natuzza, nasce a Mileto, Paravati (RC) il 23 agosto del 1924. Il padre emigra in Argentina e, da quel momento, si perdono le tracce: non ritorna più, forma una nuova famiglia. La madre, per sfamare i figli, si adatta ai lavori più umili.
Ma chi è Natuzza? È una delle più grandi mistiche dei nostri tempi, addirittura alla stregua di Padre Pio. A quattordici anni, per aiutare la famiglia, lavora come domestica dall’avvocato Silvio Colloca.
Ma, subito dopo, Natuzza comincia a vivere episodi “paranormali”: vede i defunti. Va a vivere con la nonna e medita di farsi suora ma viene sconsigliata proprio in virtù dei fatti di cui è protagonista.
La mamma la fa sposare con un falegname, per procura: il giovane è militare.
Nessuno immagina che il Signore l’ha scelta come sua serva (nel senso buono della parola), per la redenzione del mondo. Come lei stessa era solita ripetere:” Sono un misero verme di terra”, m’impegno solo per pregare! È il Signore che mi dice quello che devo fare, sono gli angeli che mi suggeriscono. Non dimentichiamo che Natuzza, pur essendo analfabeta, pur parlando solo il suo dialetto, riusciva a dialogare con persone provenienti da tutto il mondo, usando anche una terminologia medica quando si trattava di ammalati, conciliando l’aiuto agli altri, con l’impegno di famiglia (madre di cinque figli). “È il Signore che mi aiuta”, diceva.
Natuzza ebbe una vita di stenti e sacrifici. Già a cinque anni ebbe le prime inspiegabili visioni (la Madonna). In seguito sul suo corpo, compaiono le stimmate e la sofferenza fisica, nel periodo di Pasqua aumenta, il suo corpo sanguina. Insomma, rivive la passione di Cristo.
A volte appaiono immagini sacre sulle tovaglie, federe che lei usa.
Apparizioni frequenti con Cristo, la Madonna, angeli, santi e defunti.
Ha il DONO DELL’ILLUMINAZIONE DIAGNOSTICA, ossia la capacità di diagnosticare con esattezza una malattia e suggerirne la cura migliore.
Viene studiata da scienziati di tutto il mondo che non riescono a dare una spiegazione a questi fenomeni.
Dirà uno dei Prof, Ciro Di Nunzio, genetista forense dell’Università Magna Grecia: “Il fatto che non riesca a spiegare questi fenomeni non significa che non esistono”.
Natuzza fonda la casa Immacolata di Maria, con l’aiuto della Provvidenza. Una donna di Fede, una donna di terra, una donna a servizio di tutti. Tantissimi, dopo la sua conoscenza, hanno deviato il corso della propria vita: atei convertiti o cattivi diventati buoni.
Muore, all’età di ottantacinque anni, il giorno di Ognissanti del 2009.
Nel 2019, dopo un’inchiesta durata qualche anno, si è ufficialmente aperta la causa di Beatificazione; la sua fede incrollabile ed il profondo senso di obbedienza alla Chiesa, sono testimonianza di accettazione.
Ha intuito l’importanza del servizio di carità e della preghiera, favorendo diverse opere di assistenza sociale, Centro anziani, Casa di cura.
Tantissimi i cenacoli di preghiera in tutto il mondo.

Natuzza
Chista è ‘a storia di Natuzza,
‘na fimmina calavrisa…
‘na Santuzza!
‘Nu vijrmu ‘i terra ‘i Paravati,
studiata di tutti li scinziati,
sirvìa ‘a Madonna e nostri Signuri
ccu mente, anima e coru puri!
‘A casa sua era sempre china ‘i ggenta…
ma nun si lamentava,
era sempre cuntenta.
Circava d’aiutari tutti quanti,
era ‘na mamma…
ppe’ tutti l’abbitanti.
“Nun nzigni iu ca fazzu ‘i miraculi… dicìa,
iu priigu sulamente
e nun zulu ppe’ mia!”
Prigava tutt’ ‘u jurnu sanu sanu
a cca’ ‘a Madonna cci mindissa ‘na manu
‘a salvà ‘stu munnu infelice e stranu!

Traduzione

Questa è la storia di Natuzza, una donna calabrese, una piccola santa.
Un “verme di terra” di Paravati, studiata da tanti scienziati.
Serviva la Madonna e Nostro Signore. La sua casa era aperta a tutti e, ad ognuno, dava conforto, speranza, carità.