Se in passato siete stati a Cuba e avete un buon ricordo di quest’isola e dell’accoglienza che la sua popolazione sa offrire ai turisti, tenetevi stretto quel ricordo, perché, purtroppo, negli ultimi anni la situazione economica e politica è molto cambiata, in peggio.
La storia della scuola gratis e quella del buon livello della medicina a Cuba non valgono più oggi.
Nel Paese è tutto un fallimento.
Cuba è l’ultimo avamposto di un comunismo che nemmeno più a sé stesso riesce a sopravvivere.
Nonostante il regime cubano continui a lavorare assiduamente per garantire che il mondo rimanga disinformato sulla realtà della vita della stragrande maggioranza dei cubani, il loro grido di dolore arriva fino a noi.
Nel 2025 la situazione è precipitata: da gennaio interruzioni quotidiane di elettricità hanno colpito l’isola, culminando in febbraio in un collasso totale della rete elettrica nazionale che ha lasciato quasi 10 milioni di cubani senza luce per diversi giorni.
I prezzi sovvenzionati sono un ricordo: quello della benzina è quintuplicato, manca tutto al punto che il regime ha dovuto chiedere all'Onu l'invio di latte in polvere.
Nelle farmacie non si trova neppure un antibiotico e nel Paese dilaga la malasanità.
Così il prezzo della benzina è quintuplicato, e Cuba, sta affrontando una grave crisi energetica senza precedenti, con blackout diffusi e carenza di carburante che paralizzano il paese.
Tra le altre cose, se con la riforma si è passati da un cambio di 1:1 contro il dollaro a uno di 1:24, la banca centrale ha fissato a 1:120 il cambio effettivo per gli abitanti di Cuba.
Come se non bastasse, sul mercato nero servono circa 300 pesos per acquistare un dollaro.
I cubani, alla pari di venezuelani e nicaraguensi (vittime di tre brutali dittature), cercano di fuggire da fame e repressione negli Stati Uniti ma anche in numerosi altri Paesi.
Sull’isola non c’è futuro.
Chi può, scappa.
Così è fuga di massa dall’isola, dove le condizioni di vista sono collassate e gran parte della popolazione ha perso la speranza di vederle migliorare in un arco di tempo ragionevole.
Se già in passato il fenomeno dei balseros era molto noto, ossia i cubani che cercano di raggiungere le coste degli Stati Uniti su barche di fortuna (le cosiddette «balsas»), oggi il numero delle persone che fuggono dall’isola caraibica è in costante aumento e recentemente ha raggiunto numeri record.
A Cuba il numero degli abitanti è sceso sotto 10 milioni per ammissione dello stesso regime.
A Cuba non si trovano più le medicine e non ci sono fabbriche in grado di produrre i prodotti base.
Il popolo si sta svegliando, ma ha paura di parlare o di manifestare, perché sappiamo che la dittatura è sostenuta dai militari e dalla polizia che reprimono il popolo.
I famosi berretti neri che sono le truppe d’élite delle Forze Armate Rivoluzionarie (FAR), e intervengono minacciando pesantemente i manifestanti quando scendono in strada a contestare il regime.
Questi squadroni vengono appositamente formati per reprimere violentemente ogni cittadino che osa mettersi contro la dittatura. A Cuba la gente ha il terrore di questi berretti neri che imprigionano, torturano o fanno sparire chi osa sfidare il regime.
Diverse organizzazioni per i diritti umani (Amnesty Int, l'OSSERVATORIO CUBANO DEI DIRITTI UMANI), hanno denunciato violazioni sistematiche dei diritti umani a Cuba, inclusa la repressione delle proteste e il trattamento dei prigionieri politici, collegando gli atti al Governo di Dìaz-Canel.

Cuba «non ci resta che scappare»
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