Consiglio d’Europa accusa le forze dell’ordine italiane di discriminazione razziale: le reazioni di Meloni e Mattarella

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La Commissione Europea contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI), organismo del Consiglio d’Europa, ha pubblicato un rapporto in cui denuncia l’uso della profilazione razziale da parte delle forze dell’ordine italiane, in particolare contro la comunità rom e le persone di origine africana. L’ECRI chiede uno studio indipendente per valutare la portata del fenomeno, evidenziando che le autorità italiane non sembrano consapevoli del problema.

La denuncia ha scatenato reazioni forti in Italia. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso stupore per le accuse, mentre la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e altri esponenti del governo, come il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il Ministro della Difesa Guido Crosetto, hanno difeso le forze dell’ordine, respingendo le critiche e sottolineando il loro impegno nel garantire la sicurezza senza discriminazioni. Anche Antonio Tajani ha respinto le accuse, definendole false.

Oltre alla questione delle forze dell’ordine, l’ECRI critica il clima del dibattito pubblico in Italia, definendolo sempre più xenofobo, con toni divisivi nei confronti di migranti, rifugiati, rom e persone LGBTI. Invita i politici a contrastare attivamente i discorsi d’odio e a promuovere l’inclusione e la solidarietà.