La violenza è un fenomeno che è sempre esistito e, fino a pochi anni fa, è stato considerato una conseguenza “normale” di alcune relazioni.
Oggi il clima culturale è cambiato e, quanto prima di appartenenza al sommesso, è diventato fatto di cronaca. Se questo è un bene in termini di consapevolezza e di diritto, dall’altro lato, la commistione tra spettacolarizzazione e interpretazione superficiale e stereotipica, apre lo scenario a effetti di natura giudicante e aggressiva.
La comunità risponde così alla naturale necessità di dare un nome e una spiegazione alle cose sentendosi capace, competente ed esperta. Questo in contrasto con la mancanza di pensiero critico e di livelli di analfabetismo funzionale sempre più elevati. Sempre più persone credono di sapere, mentre anche basilari inferenze spesso non riescono a essere compiute.
L’aumento della pervasività e la diffusione dei media di massa, inclusi gli sviluppi recenti della TV on-demand e dei canali tematici, ha contribuito ad amplificare l’interesse del pubblico per le notizie di cronaca nera. Con il loro realismo, il cinema e i drammi televisivi mostrano contenuti che somigliano alla realtà e che fino a poco tempo fa erano accessibili solo ai professionisti.
Si considerino le serie televisive con autopsie che abbondano o con investigatori esperti che si trovano “con il fiato sul collo” di criminali altrettanto abili, in quello che appare spesso come un cortocircuito tra finzione e realtà; è evidente la reciproca influenza drammatica da un livello all’altro. In altri casi, i filmati delle telecamere di sorveglianza dei crimini più noti e impressionanti o le ricostruzioni con attori nei ruoli dei protagonisti sembrano portare lo spettatore direttamente sulla scena del crimine.
La tecnologia dei mass media genererebbe quindi una falsa familiarità, una linea sfocata tra fantasia e realtà, un regno virtuale all’interno del quale le razionalizzazioni e i sentimenti di colpa, che normalmente aiutano a mediare l’azione criminale, vengono assolti.
La tecnologia dei mass media avrebbe cambiato il modus operandi degli elementi criminali nel corso della storia e gli attuali progressi tecnologici avrebbero cambiato l’ambiente fisico in cui si verifica il crimine. La tecnologia, in questi termini, sarebbe in grado di dare forma al comportamento criminale.