CAVE HOMINEM

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Cane non mangia cane, ma per i poveri amici pelosetti – parafrasando un pensiero di Erasmo da Rotterdam – non c’è bestia più pericolosa dell’uomo. Già, perché l’odiosa questione dell’abbandono degli animali (perlopiù cani e gatti), che per noti motivi in estate raggiunge il bollino rosso, è anche un serio problema di igiene e ordine pubblico, e quindi sociale e sociologico.

Sorvolando sulle punizioni che l’autore di questo breve intervento riserverebbe ai responsabili di questa ignobile e sempre ingiustificata pratica – che non passerebbero il vaglio del nostro direttore – ENPA (Ente Nazionale per la Protezione degli Animali) ci informa che nel corso del 2023 sono stati ceduti o abbandonati una media di 127 animali ogni ventiquattro ore, con un aumento del 20% rispetto ai due anni precedenti che non accenna a rallentare nell’anno in corso: all’incirca 80.000 gatti e 50.000 cani, più dell’80% dei quali rischia di morire di stenti, maltrattamenti oppure a causa di incidenti che nei casi più gravi coinvolgono anche esseri umani.

Alla base di un atto così spregevole vengono addotte le più svariate motivazioni, dalle cucciolate indesiderate al comportamento problematico, dai cambi di abitazione con spazi ridotti alla perdita di interesse verso la bestiola, fino ai problemi economici: «Talvolta – si legge sul sito web di “assaperlo”, network digitale di assicurazioni e servizi – ci possono essere motivazioni aggiuntive che portano alla decisione infausta di abbandonare il pelosone di casa, anche se meno frequenti come la nascita di un figlio, l’allergia di qualche membro della famiglia, il ricovero o il decesso del proprietario, la paura di contrarre qualche malattia. Secondo alcune ricerche condotte negli ultimi anni, ad oggi comunque la motivazione principale per cui si opta per l’abbandono dell’amico a quattro zampe, sta nei problemi economici: tenere con sé, infatti, un pet comporta notevoli costi, soprattutto veterinari quando lui si ammala o si infortuna.»

Ciò nonostante, il nostro paese si colloca al secondo posto in Europa per il possesso di animali domestici, preceduto dalla sola Ungheria, come viene stimato nell’indagine “Il valore sociale dei medici veterinari” svolta dal Censis nel 2022; tuttavia, è il caso di ricordare che abbandonare un animale è un reato punito per legge con multe che vanno dai 1.000 ai 10.000 euro e con l’arresto fino a un anno, come stabilito dall’art. 727 del Codice penale.

Sembrerebbe però che educazione e deterrenza non ottengano grandi risultati, e allora l’obiettivo diventa aumentare le pene attuali, un giro di vite proposto da Michela Vittoria Brambilla, deputata del gruppo misto e prima firmataria di un disegno di legge che sta completando il suo iter in Commissione Giustizia, che aumenterebbe la reclusione da tre a cinque anni e la multa da 5.000 a 30.000 euro: «Presto potrebbe costare davvero caro, in ogni senso, abbandonare gli animali, magari perché, nella stagione delle vacanze, diventano un ingombro […] Questo odioso comportamento, potrebbe essere considerato a tutti gli effetti maltrattamento e quindi sanzionato pesantemente, se passerà la mia proposta di legge per modifiche al Codice penale in materia di reati contro gli animali» (petme.it – Connecting Pets and People, 2024).

Ma veniamo alle notizie liete, alla Bright Side of the Moon – parafrasando stavolta uno dei più iconici album del leggendario gruppo musicale britannico Pink Floyd, pubblicato nel 1973 – con la segnalazione di una start up nata in Francia nel 2017 e che in Italia ha superato le 50.000 adesioni tra proprietari e volontari. Si chiama “Ti presto Fido” e si tratta di una piattaforma di dog sitting basata sull’interazione tra padroni bisognosi di aiuto e volontari disposti a occuparsi gratuitamente delle bestioline, dalla passeggiata quotidiana al periodo di vacanza. Il funzionamento è molto semplice e la comunicazione digitale piuttosto efficace: si crea un profilo verificato da un documento di identità e fornendo notizie tra cui la disponibilità di tempo, si entra in contatto con le persone (proprietari e/o volontari della propria zona) per stabilire un legame tra umani e animali, seguendo una delle tre modalità di iscrizione proposte: Hai un cane (Incontra qualcuno che si occupi o porti a passeggio il tuo cagnolino); Non hai un cane (Condividi momenti magici con un cagnolino); Sei un cane (Stringi nuove amicizie ed esci più spesso).

Certo, perché ci sono anche persone che un cane lo vorrebbero, ma per i motivi più disparati non possono tenerlo, e sarebbero felicissimi di salvarne uno dalla piazzola di sosta di un’autostrada. A fronte di un abbonamento a prezzi accessibili, la piattaforma offre un’assicurazione per danni e assistenza veterinaria gratuita: come sempre, un po’ d’amore e civiltà arrivano prima delle leggi (tiprestofido.com).

E ora attendiamo “Ti presto Felix”.