Il processo di Gisèle Pelicot ha attirato una vasta attenzione sia in Francia che a livello internazionale per la sua rilevanza sociale e politica. Gisèle è una donna francese che per oltre dieci anni è stata vittima di uno stupro di gruppo orchestrato dal marito e da altri 90 uomini. L’ ex marito la drogava e resa oggetto di violenza sessuale di gruppo approfittando dello stato di incoscienza indotto da sostanze chimiche. Questo era l’incubo nascosto che viveva Gisèle. La vicenda è emersa solo recentemente, portando alla luce l’orrore e l’impunità che hanno circondato il caso. Questo ha generato un acceso dibattito sulla cultura dello stupro, intesa come l’insieme di norme e atteggiamenti che normalizzano o minimizzano la violenza sessuale, e sul ruolo delle leggi nel proteggere le vittime e punire i responsabili.
L’attenzione mediatica è cresciuta in quanto il processo di Gisèle rappresenta non solo una richiesta di giustizia personale, ma anche un’opportunità per analizzare le falle del sistema giudiziario e della società. Gisèle ha definito il suo processo come un atto di coraggio contro la “vigliaccheria” delle istituzioni che spesso non tutelano le vittime. Il caso si inserisce nella tradizione femminista di utilizzare cause legali per provocare cambiamenti culturali e legislativi, analogamente a quanto accaduto in altri contesti storici per i diritti delle donne.
A livello internazionale, il caso è percepito come simbolo della lotta contro la violenza di genere e della necessità di un cambiamento strutturale. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha ricordato Gisèle insieme ad altre vittime durante la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, sottolineando l’importanza di garantire giustizia e protezione.
Questo processo è visto come un momento chiave per sensibilizzare l’opinione pubblica e spingere per riforme legislative che affrontino non solo la violenza fisica ma anche il substrato culturale che la alimenta. È un invito a riflettere sul patriarcato e sulla necessità di cambiare norme sociali radicate, andando oltre la punizione dei singoli crimini.