La Corea del Sud è al centro di una crisi politica senza precedenti che coinvolge il presidente Yoon Suk-yeol, indagato per presunta insurrezione, e il recente tentativo di suicidio in carcere dell’ex ministro della Difesa, Kim Yong-hyun. La situazione nasce dalla controversa dichiarazione di legge marziale da parte del presidente, poi ritirata dopo sei ore, che ha scatenato forti reazioni da parte delle opposizioni e dell’opinione pubblica.
L’accusa di insurrezione
Il presidente Yoon è sotto indagine per presunti abusi di potere legati alla legge marziale dichiarata in risposta a tensioni politiche interne. Il decreto è stato revocato rapidamente dopo il voto contrario di 190 legislatori in Parlamento, ma il gesto ha provocato accuse di violazione della Costituzione e richieste di impeachment da parte di diversi partiti di opposizione. Il voto sulla mozione è previsto per sabato, alimentando l’incertezza politica
Le dimissioni e il dramma dell’ex ministro
Kim Yong-hyun, ex ministro della Difesa, è accusato di aver ispirato il decreto marziale. Dopo aver rassegnato le dimissioni, è stato arrestato per il suo presunto coinvolgimento. Durante la detenzione, Kim ha tentato il suicidio, sottolineando l’elevata tensione e la pressione che circondano questo scandalo. Il gesto ha scosso ulteriormente il governo e ha sollevato interrogativi sull’uso delle istituzioni per scopi politici. La vicenda ha messo in discussione la stabilità democratica della Corea del Sud, con le opposizioni che accusano Yoon di aver minato le fondamenta dello Stato di diritto. Il rimpasto di governo, che ha visto la nomina di Choi Byung-huk come nuovo ministro della Difesa, non sembra aver placato le polemiche. Anche il capo dell’esercito, Park An-su, ha presentato le dimissioni in segno di protesta. La crisi riflette divisioni politiche profonde in un Paese che, pur essendo una delle democrazie più solide dell’Asia, deve affrontare sfide interne crescenti. La situazione rimane tesa, con un esito incerto sia sul piano politico sia su quello istituzionale.