Ci stiamo avvicinando alla messa in onda globalizzata di uno dei processi-show più catalizzanti e nel contempo disturbanti di quest’epoca sovvertitrice di quelle tenui sicurezze rimaste, e alle quali ogni tanto ci aggrappiamo.
Artiste e Artisti, Attrici e Attori di fama planetaria immersi nel sociale, più consapevoli dei problemi del mondo. Empatici, alla mano o friendly come dicono da loro in America. Finalmente un po’ di etica anche in mezzo ai miliardi di dollari, al mondo che potrebbe fare e non sempre fa la differenza. In termini di esempi, messaggi, generosità.
Ri-scopriamo, svegliatici di soprassalto da un incubo e tutti sudati, che invece i nostri beniamini sono in tanti, in troppi, Angeli con l’anima sporca.
Che Hollywood si sia fondata (diciamo anche) su ambizione smodata, eccesso sfrenato, decadenza e depravazione, ne abbiamo evidenze continue dagli anni 20 del novecento.
Ma ora, mentre mezzo mondo brucia fra: un’altro genocidio in corso d’opera, l’Iran che scaglia missili, gli egocentrati U.S.A. che ficcano il naso ovunque e guerre di dominio basate su antichi rancori nazionalistici e interessi economici intrecciati, dandosi tutti appuntamento nello stesso istante; ci mancava un rapper statunitense dalle non proprio educande origini (già pluricondannato per violenze), rocambolescamente assurto al governo dell’universo musicale mondiale, che sta facendo tremare dopo il suo arresto american style, due potentissime industrie e mezzo mondo VIP. Veramente VIP. Il mondo di tutto lo show-biz.
Gli interessi economici, gli equilibri mondiali dello star system e le reputazioni di alcuni grandi della musica, del cinema (e della politica) traballano come un rinoceronte su uno sgabello di cartapesta, nel vedere che ormai si sono rotti gli argini dell’ennesimo sistema satanico.
Non ho mai visto così tanti capi gravissimi d’imputazione su una persona sola. Per il vero, una persona che non dà certo l’idea di essere un Deus ex machina francamente. Mmmm…Non mi quadra.
Certo che pure Lei, la storia moderna, quando ci si mette ridimensiona molti punti di vista.
Ecco che quindi Lui, il rapper, le sue probabili (di sicuro non ignare) complici famosissime e belle e i suoi accoliti senza scrupoli, sembrano essere una masnada di sodali banditi dell’industria musical-criminale che fa apparire la temutissima Chicago Outfit di inizio 900, un pulmino di Suore Orsoline a spasso.
Fra le evidenze di reato e le supposizioni (da provare fra poco) si elencano : Omicidi (illustri e ancora avvolti da fitta nebbia), camere dell’ignominia ricavate nei basamenti della sua casa, gallerie degne dei cunicoli dell’Imperatore Claudio comunicanti con le ville di (per ora innominabili) superstars, tutti i racket praticamente; droga, estorsioni, ricatti, filmati intimi, pedofilia, violenze sessuali su minori e non (di ogni genere), abusi vari, traffico sessuale e chissà cos’altro.
Insomma, un pozzo di Kola senza fine.
Puff Daddy, questo è uno dei tanti nomi con cui si fa chiamare tale millevolti, è al gabbio dai primi di settembre, osservato speciale 24 su 24 e digiunante per paura di venir avvelenato (da chi?) come l’altro criminale trafficante sessuale Epstein dalla lista nera contenente gente…scomoda…morto suicida (pare) nella sua cella, o per chi è più anzianotto i vari Pisciotta, Luogotenente del bandito Giuliano e collaborazionista, Michele Sindona faccendiere e banchiere della Mafia, attore principale dei più loschi fatti d’Italia nei 70-80, in particolre nell’affaire Banco Ambrosiano-IOR Vaticano, con commissionamento di omicidio eccellente incluso.
Questo fatto che li accomuna tutti nella rubrica delinquenza e che riconduce a “il farò tutti i nomi”, per chi non viene fatto sparire prima magari dentro i pilastri di un viadotto, ti mette di fronte a poche prospettive. Essere ucciso, suicidarsi o farli ‘sti maledetti nomi.
In pratica:
-Pagarla cara con la pelle
-salvarsi il deretano sputando il rospo e trattare la pena.
– bere, ad esempio, un buon caffè arabica 100% al cianuro di potassio
Ambizioni smodate, depravazione, volontà malata di dominio, senso di onnipotenza, sono solo alcune delle devianze che ancora si mescolano agli esseri umani, ai miti e alle mitologie che si sperava, studiandole a scuola, servissero d’esempio e metafora formativa. Che ingenuo…studiandole a scuola…
Questo improbabile Icaro che ha voluto volare troppo alto vicino al sole, che imbarazza in primis la sua comunità afroamericana (impegnata da sempre in un riscatto sociale loro negato da pregiudizi, violenza, sottomissione secolare) e comunque pure la buona parte dell’umanità; cercherà di cavarsela patteggiando e dichiarandosi malato patologico bisognoso di cure e attenzioni perchè sin da piccolino…bla bla bla, solo ora ovviamente che lo hanno ingabbiato e che rischia seriamente la propria buccia.
Il “Bro”, ha già provato a uscire su cauzione offrendo 50 milioni di dollari. Per fortuna rifiutati dal Giudice. C’è in mezzo pure l’FBI parecchio inca**ata, la storia è pesante a ‘sto giro, lascia intravedere emerga molto di più.
ORA SERVONO I NOMI
Servono burattinai più che burattini. Colletti bianchi più che Kafkiani colletti blu. I tirapiedi che saziano velocemente la brama di giustizia dell’opinione pubblica, possibilmente a mezzo di spettacolari arresti da passare ai media; quei patetici e piccoli umani facilitatori del lavoro sporco… li prendiamo, no problem.
Anche ‘sta volta il domandone: Perchè, se dagli anni 90 si perpetra questa delinquenza ad altissima tensione neanche troppo celata, l’efficiente macchina giustizialista americana pare si desti solo ora?
Tutte le parti in causa (buoni e cattivi) sono parecchio nervose, quasi a tradire reti sotterranee di bollenti corruttele, coinvolgimenti a più livelli, loschi affari e gravissimi reati macchiabili con quell’inchiostro che non va più via, a ben leggere fra le righe. E il processo non è ancora iniziato.
Crollato anche questo muro di omertà, forse, la moderna Babilionia si inginocchierà per l’ennesima volta. E a noi, ancora e poi ancora, non resterà che riguardare i nostri beniamini, che hanno venduto i loro figli all’orco e l’anima al diavolo, usando tutte le emozioni legate al disprezzo. Diventando sempre più disincantati, un po’ più tristi e delusi da quel mondo emozionante al cinema o al concerto, che fonda troppo spesso le sue radici su un terreno mefitico.
Ah! quasi dimenticavo; mi sa che manca ancora all’appello soprattutto Sua Eminenza grigia.
il Mister Arkadin della situazione, il grande Architetto.
Il manipolatore perfino dei burattinai. L’ultimo piano.
Colui il quale di cui tutti sanno, nessuno parla e nemmeno han visto. Perchè se solo solo va in parte come nei film…americani…
E’ difficile da prendere quello lì…