Avvistati Alieni in Metro

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Sono fra di noi. Fidatevi. Li avete visti.
Si confondo fra la gente. Portano abiti civili, non hanno un’età definita.
Nel fiume di persone che scivola ogni giorno nel ventre della città, come plancton nella bocca di una balena, appaiono inizialmente come insignificanti numeri.
Invece sono proprio loro che contribuiscono a dar luce all’umanità.
Succede che qualcuno ogni tanto si accorga della loro presenza e li osservi incuriosito. Sono davvero alieni: se ne stanno immobili con lo sguardo fisso e leggono un libro !!
Incredibile. Esistono davvero !
I lettori !
Hanno una testa e due gambe eppure non si comportano come gli altri.
Non hanno il cellulare fisso sul volto. Non giocano alla slot machine virtuale né a “candy crash”.
Non fanno scorrere compulsivamente il dito su immagini ammiccanti, cliccando cuori su chiunque appaia, rischiando di dare il benestare pure a un delinquente senza neppure saperlo.
Leggono pagine di carta.
Schiacciati fra decine di persone, tengono nelle mani quel magnifico oggetto ormai sempre più raro.
Sguardi incuriositi cercano di sbirciare il titolo del libro, giusto per capire cosa mai possa spingere a tal punto una persona da leggere in metro. E sembra quasi che si aspettino un titolo sensazionale, a giustificare l’atto eroico del portarsi appresso ogni giorno quel mattone così ingombrante.
I lettori in metro sono così rari che è impossibile non rimanerne affascinati.
Sembrano quasi più intelligenti, più colti e misteriosi.
Quale vita nascondono?
Perché non si omologano?
Perché si ostinano a voler imparare una storia, lunga, ricca di particolari?
Perché si affaticano a concentrarsi invece di svagarsi, serviti da una tecnologia leggera e semplice?
Vogliono forse ostentare?
Può essere che siano antipatici musoni asociali.
Invece no.
Non abbiate paura dei lettori.
Sono solo dei sognatori. Nuotano controcorrente, convinti che la piccola fatica emotiva e fisica del portarsi appresso un libro possa rendere la loro vita migliore.
Lo so, fanno tenerezza come un abito demodè o un disco di vinile, ma loro sanno quanta bellezza si celi fra le pagine stampate. Quali mondi infiniti si possano scoprire, uno dentro l’altro, come matrioske.
Leggere in metro è fattibile.
Fidatevi di me.
Lo faccio ogni mattina, perché amo leggere e perché con quel piccolo gesto, a modo mio, cerco di resistere al nulla che ci fagocita dai cellulari, che ci invita all’oblio come sirene incantatrici.
Non è difficile leggere in metro. Sembriamo fra milioni di persone invece siamo assolutamente soli. Nel flusso quotidiano di varia umanità che corre in ufficio, noi siamo assolutamente soli.
Quale momento migliore quindi, se non un tragitto in metro, per leggere un bel romanzo ?