(PRIMA PARTE)
“Nessuno è mai diventato povero donando.”
ANNA FRANK
Mi sono quasi convinto che, anche gli animi più asciutti provino un sottile senso di appagamento quando ad esempio riescono a dare una giusta indicazione stradale a un estraneo in difficoltà. Non sempre ovviamente per generosità. A volte o spesso, non lo so, è possibile solo per autocompiacimento. Ci vorrebbe uno psicologo, un antropologo, un sociologo? boh. Resta il fatto che il punto non cambia, ovvero: l’essere importanti (seppur occasionalmente) per qualcuno e chicchessia, può portare a un profondo senso di soddisfazione e, addirittura, a felicità. Gli atti di gentilezza e altruismo sono un potente antidoto nei confronti dello stress e dell’ansia. Proprio per il ritorno che danno. Nell’aiutarsi a vicenda il primo passo determinante che si può compiere, si effettua verso: legami più forti, rischio di contagiare positivamente, creazione di un ambiente favorevole e innesco di un effetto domino – al positivo – nel quale un microsistema sociale diventa più coeso, empatico, efficace e benefico. E’ scientificamente provato che, “l’altruismo”, è un toccasana per la salute cardiovascolare e la longevità. Non solamente filosofia quindi, sebbene quest’ultimo, a partire dal nostro vecchio e saggio amico Aristotele, veniva già visto come un’alta virtù morale. Riprendendo una riga iniziale completerei nel dire che il comportamento altruistico è insito nella natura umana (come l’egoismo…).
Altre letture mi hanno convinto del “quasi assioma iniziale”, proprio perché questa caratteristica innata è una delle responsabili della sopravvivenza della specie. Infatti, l’altruismo ha giocato un ruolo cruciale per diversi motivi: Cooperare ha dato origine a reti animali e umane più combattive ed efficaci verso le sfide ambientali e le condizioni estreme. Per cui, consideriamo bene: la creazione di Comunità dai forti legàmi di supporto, la maggiore resistenza, la condivisione delle problematiche, la capacità d’adattamento e l’implementazione delle relazioni e della fiducia sociale. Quì, capiamo inoltre che non si tratta solo di comportamenti morali, ma di vera e propria biologia ed evoluzione…robe con le quali non si scherza. L’umanità esiste e prospererà a mezzo di questi capisaldi, che sarà opportuno non trascurare. In conclusione, se fin qui abbiamo appurato il valore incommensurabile dell’aiuto, si sappia che l’egoismo è l’esatto contrario. Ma questa, come si dice, è un’altra storia… (segue nella PARTE 2)