Tensione tra UE e Ruanda: il Parlamento Europeo chiede la revoca dei Mondiali di ciclismo 2025

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I Campionati Mondiali di ciclismo su strada del 2025, previsti a Kigali, Ruanda, dal 21 al 28 settembre, sono al centro di un acceso dibattito politico. Il Parlamento Europeo ha recentemente approvato una risoluzione che chiede la revoca dell’evento al Ruanda, a causa delle accuse rivolte al governo ruandese di sostenere il gruppo armato M23, attivo nella Repubblica Democratica del Congo (RDC).

Secondo l’Unione Europea, il presunto supporto del Ruanda ai ribelli dell’M23 ha contribuito all’instabilità nella regione orientale della RDC, causando migliaia di vittime e centinaia di migliaia di sfollati. La risoluzione, approvata con ampia maggioranza, esorta Kigali a cessare qualsiasi forma di sostegno ai gruppi armati e a ritirare le proprie truppe dal territorio congolese.

L’eurodeputata Hilde Vautmans ha dichiarato: “Il Parlamento chiede di congelare l’assistenza militare e di sicurezza alle forze armate ruandesi. Vogliamo il congelamento completo di tutti gli aiuti europei al Ruanda e l’annullamento dei Campionati Mondiali di ciclismo su strada previsti a settembre a Kigali”.

Nonostante le pressioni politiche, l’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) non ha ancora annunciato un piano alternativo. Il presidente dell’UCI, David Lappartient, ha sottolineato l’importanza dell’evento per il continente africano, soprattutto in occasione del 125° anniversario dell’ente. Lappartient ha affermato: “Vogliamo essere chiari: al momento non abbiamo intenzione di spostare il Mondiale dal Ruanda”.

L’UCI si trova ora in una posizione delicata: da un lato, il Ruanda ha investito notevolmente per ospitare la competizione; dall’altro, le tensioni geopolitiche potrebbero spingere verso una scelta differente.

La richiesta del Parlamento Europeo non rappresenta una decisione vincolante, ma esercita una forte pressione sulle istituzioni sportive internazionali. Se la situazione politica non dovesse migliorare nei prossimi mesi, aumenterebbero le probabilità di uno spostamento dell’evento in un’altra nazione.

Nel frattempo, Kigali continua i preparativi, sostenendo di essere pronta ad accogliere il più grande evento ciclistico mai organizzato in Africa. Resta da vedere se l’UCI cederà alle pressioni politiche o manterrà la competizione nella capitale ruandese.