Caso Almasri, De Rosa(Fi): “Il golpe rosso non avrà vita lunga, assurdo quanto sta accadendo”

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Ancora una volta, siamo di fronte ad una pagina indecorosa e vergognosa, scritta con l’inchiostro rosso, quello delle toghe, che mettono sotto inchiesta un presidente del Consiglio dei ministri, i titolari dei dicasteri dell’Interno e della Giustizia ed il sottosegretario di Stato. Più che un atto dovuto, qui, siamo davanti ad un patto voluto, pensato e studiato a seguito della riforma sulla giustizia. La storia si ripete, cambiano solo i protagonisti. Agnello sacrificale, fu nel 1994 il nostro presidente Silvio Berlusconi, oggi, a distanza di trent’anni, tocca alla premier Giorgia Meloni, ai ministri Piantedosi e Nordio, infine, al sottosegretario Mantovano, a cui va tutto il mio sostegno. Adesso basta, noi rappresentiamo lo Stato, siamo stati eletti dai cittadini, magistrati e giudici sono chiamati ad eseguire e far rispettare le leggi che si decidono in Parlamento, punto. Il caso Almasri, non può essere usato come pretesto per mettere alla gogna mediatica e giuridica i rappresentanti delle istituzioni, è assurdo. Ora più che mai, la nostra maggioranza di Governo si stringe granitica, come abbiamo sempre fatto, andremo avanti a testa alta, il golpe rosso non avrà vita lunga. “La magistratura non va riformata ma rifondata”, queste le parole del presidente Maurizio Gasparri che devono far riflettere tutti. Lo riferisce in una nota il Senatore di Forza Italia Raffaele De Rosa, Capogruppo in Commissione Affari Esteri e Difesa.