Tra le novità, il rafforzamento e l’estensione del lavoro agile e un incremento contrattuale del +6% rispetto alle attuali retribuzioni
Roma, 27 gennaio – “Esprimiamo soddisfazione per il positivo esito dell’iter di approvazione del contratto, che diventa quindi immediatamente operativo e applicabile in tutti i suoi contenuti, sia economici che ordinamentali” ha commentato Marco Carlomagno, segretario generale di FLP, il sindacato dei lavoratori pubblici e del pubblico impiego. La sottoscrizione, avvenuta stamattina in Aran, del Contratto Collettivo nazionale di Lavoro per i 200.000 addetti circa del comparto delle Funzioni Centrali relativo al triennio 2022/2024, avviene a seguito della pre-intesa siglata il 6 novembre 2024. “Già a partire dalle competenze del mese di febbraio 2025 saranno aggiornate le buste paga, con incrementi medi mensili pari a 165 euro ed erogati gli arretrati che, al netto dell’anticipo già pagato nel mese di dicembre 2023, sono stimati intorno ai 1000 euro pro-capite. Così come verranno incrementati con uno stanziamento aggiuntivo pari allo 0,22% del monte salari 2021 i Fondi delle Amministrazioni del comparto destinati a remunerare la produttività” ha continuato il segretario generale. “L’incremento contrattuale del 6%, pur non essendo in linea con le nostre richieste di un adeguamento delle retribuzioni all’inflazione del triennio, risulta comunque superiore al 4,07% del triennio 2019-2021 e al 3,48%, del 2016-2018 e la firma del contratto consentirà l’avvio del negoziato per il rinnovo del triennio 2025-2027, su cui è già stato previsto, con la legge di bilancio 2025, il relativo stanziamento, con un incremento del 5,4%, permettendo finalmente l’allineamento del rinnovo contrattuale al triennio di svolgimento delle prestazioni” ha aggiunto Carlomagno. “Il rinnovo del CCNL costituisce un importante passo per la valorizzazione del personale e la modernizzazione delle amministrazioni – ha detto Carlomagno, facendo riferimento all’istituzione della settimana lavorativa su 4 giorni, fruibile su base volontaria, a richiesta del personale, al rafforzamento e all’estensione del lavoro agile, che diventa materia di contrattazione e non più di semplice confronto, al superamento della prevalenza dell’attività in presenza, all’implementazione del lavoro da remoto (telelavoro domiciliare e coworking) e al riconoscimento del buono pasto anche per le giornate di lavoro svolte in smart working. “Tutte novità per cui la nostra Federazione si è sempre battuta nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto” ha commentato il segretario generale, aggiungendo che “vanno evidenziate le maggiori tutele ora previste in caso di accessi ambulatoriali e visite mediche in presenza di gravi patologie, e l’estensione per il personale over 60, da 18 a 20 delle ore di permesso retribuito per visite mediche, il diritto allo studio per il personale a tempo determinato, l’adozione di politiche di age management”. Ma l’impegno della FLP a tutela del lavoro pubblico prosegue: “Chiediamo al Ministro Zangrillo di emanare l’atto di indirizzo per il rinnovo del triennio 2025-2027 e di riprendere con immediatezza il confronto, attivato dopo la firma della preintesa di novembre 2024, per tradurre in uno specifico Protocollo d’intesa gli impegni e le azioni da assumere sulle questioni ancora aperte, di specifica pertinenza normativa, quali la defiscalizzazione del salario accessorio, l’azzeramento dei tetti predeterminati dei fondi aziendali, nuovi e più strumenti per lo sviluppo delle carriere, il rafforzamento del welfare integrativo e la rivalutazione del valore buono pasto, assolutamente inadeguato a fronte dell’aumento di questi anni del costo della vita” ha concluso Carlomagno.