“Mentre il mondo scivola verso la terza guerra mondiale a pezzi, il Parlamento europeo verrà ricordato per aver scelto di parlare per ben 4 volte consecutive sulle elezioni in Georgia e le proteste dell’opposizione. A noi parlamentari viene negato il diritto di poter votare una risoluzione che condanni l’infame genocidio che Netanyahu e il suo governo stanno portando avanti ai danni della popolazione palestinese, però troviamo il tempo per discutere e votare l’ennesima risoluzione sulla Georgia, pur di non voler riconoscere che i cittadini georgiani votano secondo i propri interessi e non come piacerebbe e a Kaja Kallas o a Ursula Von Der Leyer. Il pretesto oggi sono le proteste di piazza contro il governo, si grida ai brogli elettorali e si invoca la libertà per tutti i manifestanti. Chi lo fa sono gli stessi che plaudono alla repressione contro lavoratori e studenti che scendono in piazza per rivendicare maggiori diritti o contro migliaia di giovani scesi in piazza in difesa del diritto dei palestinesi ad esistere in Italia, in Francia o negli Stati Uniti. La verità, che non volete raccontare ai cittadini europei, è che state cercando di forzare sulla Georgia perché il governo appena eletto non ha nessuna intenzione di entrare in uno scontro diretto con la Russia per favorire gli interessi NATO e USA. L’adesione dei paesi terzi all’UE dovrebbe basarsi su un rapporto paritario, rispettando la dignità reciproca e senza ricorrere a minacce di sanzioni come strumento di pressione”, così in un intervento in plenaria Danilo Della Valle, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.
GEORGIA, DELLA VALLE (M5S): NO A SANZIONI COME STRUMENTO DI PRESSIONE
di