L’Azienda Ospedaliera di Padova ha segnato una svolta nella storia della cardiochirurgia mondiale effettuando il primo trapianto di cuore eseguito interamente a cuore battente, senza che l’organo venisse mai fermato durante il processo. L’intervento è stato portato a termine dall’équipe del professor Gino Gerosa, direttore del Dipartimento di Cardiochirurgia, in collaborazione con il dottor Paolo Zanatta, responsabile dell’Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, che ha gestito il delicato prelievo del cuore.
Caratteristiche uniche dell’intervento
Questa operazione rappresenta un primato assoluto: è la prima volta che un cuore donato viene mantenuto in attività continua dal momento del prelievo fino all’impianto nel ricevente, un uomo di 65 anni. Il cuore è stato preservato con tecnologie avanzate, evitando il tradizionale arresto cardiaco durante il trasporto e la successiva riattivazione. Ciò riduce i rischi di danni ischemici e apre nuove prospettive per aumentare la disponibilità di organi, potenzialmente incrementando i trapianti fino al 30%.
Implicazioni e innovazione
L’intervento riflette l’eccellenza dell’ospedale padovano, già protagonista di altri momenti storici per la cardiochirurgia in Italia. Secondo il governatore del Veneto, Luca Zaia, questo traguardo “apre una nuova frontiera della medicina”, offrendo speranza a numerosi pazienti in attesa di un trapianto. Il successo è frutto dell’integrazione di competenze specialistiche e avanzate tecnologie di supporto cardiocircolatorio.
Questo traguardo evidenzia la capacità della sanità italiana di eccellere nel panorama internazionale e segna un momento di svolta nella cura delle malattie cardiovascolari.