Roma, 27 Novembre 2024
La Camera dei deputati ha approvato il decreto Flussi, un provvedimento che introduce diverse novità per la gestione dei migranti e l’organizzazione del sistema di accoglienza. Tra le principali misure, il decreto aumenta il numero di ingressi legali consentiti per lavoro, introducendo un tetto massimo di 452.000 ingressi regolari per il triennio 2023-2025. Parallelamente, il governo mira a regolamentare l’immigrazione attraverso accordi bilaterali con i Paesi di origine e transito dei migranti, con l’obiettivo di incentivare il rimpatrio per chi entra irregolarmente.
Tra le novità più discusse, un emendamento proposto da Fratelli d’Italia trasferisce la competenza sulla convalida dei trattenimenti dei richiedenti asilo dalle sezioni specializzate dei tribunali alle Corti d’Appello. Questa modifica ha sollevato critiche dalle opposizioni, che la considerano un tentativo di aggirare i controlli giurisdizionali, e preoccupazioni per il potenziale sovraccarico delle Corti d’Appello. Il governo ha difeso la scelta come una misura necessaria per garantire maggiore efficienza nel sistema giudiziario.
Infine, il decreto include disposizioni per rafforzare il contrasto ai flussi irregolari, ampliando il periodo massimo di trattenimento nei centri per il rimpatrio fino a 18 mesi e introducendo nuove regole per la delocalizzazione dei migranti in Paesi terzi, come l’Albania