19 Novembre 2024
Nel contesto della sessione plenaria del Parlamento Europeo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha pronunciato un discorso carico di significato politico, incentrato sulla necessità di porre fine alla guerra in Ucraina con una soluzione che sia equa e giusta. Il leader ucraino ha richiamato l’attenzione della comunità internazionale sull’importanza di unire le forze per affrontare le conseguenze di un conflitto che scuote non solo il cuore dell’Europa, ma l’intero equilibrio geopolitico mondiale.
Un appello alla solidarietà europea
Zelensky ha sottolineato come la guerra in Ucraina non sia una questione locale, ma una battaglia per la democrazia e la sovranità nazionale che riguarda tutti i popoli liberi. “La libertà non ha confini, e ogni aggressione che resta impunita genera nuove minacce”, ha dichiarato. Il presidente ha ringraziato l’Unione Europea per il sostegno economico, militare e umanitario ricevuto finora, ma ha invitato i leader europei a non abbassare la guardia, sottolineando che la fine del conflitto dipende anche dalla coerenza e dalla determinazione dell’Europa nel contrastare l’aggressione russa.
Il concetto di una pace giusta
Nel suo discorso, Zelensky ha ribadito che la pace non può essere raggiunta accettando compromessi che violino i principi fondamentali del diritto internazionale. “Una pace giusta non può essere ottenuta a scapito della nostra sovranità o della libertà del nostro popolo”, ha affermato, escludendo qualsiasi ipotesi di negoziati che non prevedano il ritiro completo delle truppe russe dai territori occupati.
Il presidente ucraino ha anche posto l’accento sul ruolo delle istituzioni internazionali, invitando il Parlamento Europeo a continuare a fare pressione sulle Nazioni Unite per un maggiore coinvolgimento nella risoluzione del conflitto e per il perseguimento dei crimini di guerra commessi.
Sanzioni e ricostruzione
Zelensky ha chiesto un rafforzamento delle sanzioni economiche contro la Russia, sottolineando come la loro efficacia sia cruciale per indebolire le capacità belliche del Cremlino. Ha inoltre parlato della necessità di un piano di ricostruzione a lungo termine per l’Ucraina, invitando gli Stati membri a partecipare attivamente. “Non stiamo solo difendendo il nostro futuro, ma anche i valori su cui si basa l’Unione Europea”, ha dichiarato.
Le reazioni della Plenaria
Il discorso di Zelensky ha ricevuto un caloroso applauso dalla maggioranza dei deputati presenti. Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo, ha ribadito il sostegno dell’UE all’Ucraina, definendo il conflitto “una prova di resistenza per l’intero progetto europeo”. Tuttavia, non sono mancate le voci critiche, in particolare da parte dei gruppi euroscettici, che hanno sollevato preoccupazioni riguardo ai costi economici e sociali del prolungarsi della guerra.
Un messaggio di speranza
Concludendo il suo intervento, Zelensky ha lanciato un messaggio di speranza, invitando i parlamentari a credere nella possibilità di un futuro migliore: “L’Ucraina guarda all’Europa non solo come a un alleato, ma come a una famiglia. Insieme, possiamo garantire che la giustizia prevalga e che la pace torni, non solo per noi, ma per il mondo intero”.
La sessione ha messo in evidenza quanto il tema del conflitto in Ucraina sia ancora centrale per l’agenda politica europea. L’Unione si trova di fronte a una sfida storica: dimostrare che la solidarietà e i valori comuni possono prevalere anche nei momenti più difficili.