Roma, 3 novembre 2024 – Si accende il dibattito politico attorno all’articolo 31 del disegno di legge Sicurezza, con crescenti preoccupazioni sollevate dall’opposizione. Secondo esponenti di vari schieramenti, il provvedimento potrebbe aprire la strada a una sorveglianza potenzialmente invasiva delle Procure italiane, minando l’autonomia della magistratura e sollevando interrogativi sul rispetto delle garanzie democratiche.
Tra i più critici, il senatore Enrico Borghi (IV) ha chiesto la rimozione dell’articolo 31, evidenziando come, in assenza di un controllo da parte del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica), il rischio di intrusioni nelle attività delle Procure potrebbe aumentare. Il timore è che l’articolo possa indebolire i presidi di controllo e vigilanza normalmente previsti per la gestione della sicurezza e delle informazioni sensibili.
L’opposizione chiede un intervento immediato per modificare il disegno di legge, assicurando che le garanzie costituzionali vengano rispettate e che il controllo sulle attività di sicurezza rimanga trasparente e responsabile.