La disabilità è negli occhi di chi la guarda Manuela Fagone

di


,

Per handicap si intende una condizione di svantaggio, conseguente a una menomazione o a una disabilità, che limita o impedisce l’adempimento di un ruolo sociale considerato normale in relazione all’età, al sesso, al contesto socioculturale della persona.
Ma, il rispetto dei diritti umani, riconosce la diversità umana e la inserisce all’interno delle regole. È necessario avere la consapevolezza che tutti gli esseri umani hanno i medesimi diritti. La disabilità non deve essere vista come un fardello ingombrante o un carico di sfortuna, un peso. Le parole pesano come pietre. Quante volte si sente dire: “Tu sei un mongoloide! Oppure “Io non sono un handicappato”. È fondamentale mettersi in ascolto, senza pregiudizi.
La disabilità è negli occhi di chi la guarda.
E, Manuela Fagone, è l’esempio che non esistono barriere.

Manuela Fagone nasce a Caltagirone nel 1980 e, da sempre, vive a Palinuro, un paesino del salernitano protetto da verdi colline di ulivi e attraversato dai fiumi Lambro e Mingardo, arroccato tra mare cristallino e grotte spose alla “Primula auricola”, pianta unica e affascinante, dal colore giallo intenso e foglie verde scuro, capace di resistere al clima avverso e al vento salmastro.
Fin dalla tenerissima età, vive e convive con un handicap motorio che, però, non le impedisce di raggiungere i traguardi prefissi: si laurea in psicologia all’Università “La Sapienza” di Roma. Successivamente, si specializza come sessuologa e poi come psicoterapeuta, con indirizzo cognitivo comportamentale. Esercita la sua professione con passione, professionalità e impegno nel suo studio a Palinuro, sia in presenza, sia online.
Determinata e disponibile, forte e tenace fa delle parole “creature viventi”, raccontandosi in “Ho sognato che bussavi alla mia porta”, un romanzo autobiografico.
“Ci sono obiettivi e ci sono traguardi lungo il percorso di vita. E ci sono i sogni che fanno da vela al cuore”.
Un cuore grande quello di Manuela Fagone dove, il posto d’onore è riservato al fratello-angelo Fabio perché le manine della sua sorellina se le ricorda, le ha strette quando è nata e non le ha più lasciate.
L’unica disabilità è non avere il cuore e non si devono mai voltare le spalle a ciò che fa battere il cuore.
Aperta e determinata, caparbia e sognatrice.
Fragile e forte, è lei la vera “Primula auricola”.