Marisa Bellisario

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“Per una donna avere successo è più difficile ma è molto più divertente”.


Maria Isabella Bellisario, detta Marisa (Ceva 1935 – Torino 1988), è ricordata per la grande capacità manageriale nella ristrutturazione di “Olivetti Corporation of America e Italtel.
Apprezzata da Francesco Cossiga, Presidente della Repubblica Italiana, come simbolo della parità di genere
Definita, dagli americani “la signora con i baffi” per le sue capacità di leadership e “the legs” per le sue bellissime gambe.
“Dura ma corretta” per la stampa internazionale.
Il suo operato fece sì che fosse accettata e apprezzata dagli amministratori delegati delle più importanti società internazionali, dai colletti bianchi e dai sindacati.
Marisa Bellisario, donna fiera della propria femminilità, si fece strada nel grigio ambiente dirigenziale italiano, in settori neonati e maschilisti quali l’informatica e le telecomunicazioni.
Nel 1959, presso l’Università di Torino, si laureò in economia e commercio, laurea che le permise di esercitare il ruolo di “programmatrice” presso la Olivetti, azienda che si adoperava a sviluppare i primi computer.
Trasferitasi negli Stati Uniti, dopo la cessione, da parte di Olivetti alla General Elettric della divisione elettronica, Marisa Bellisario con grazia e fermezza, in un contesto prettamente maschile e discriminatorio, seppe farsi apprezzare dai colleghi che, nelle riunioni aziendali, erano soliti iniziare con “Marisa and gentleman”.
La più grande sfida manageriale fu da lei affrontata, allorquando, nel 1981, tornò in Italia in qualità di Amministratore Delegato. La Italtel riversava in grave deficit; era considerata un carrozzone pubblico in crisi, uno scandalo italiano, caratterizzato da assenteismo fra i dipendenti e processi aziendali.
Marisa Bellisario entrò, a pieno merito, nei libri di economia quali la ristrutturazione di un’azienda in difficoltà.
A causa di un male incurabile, la morte la colse prematuramente ma non prima di avere operato un vero e proprio miracolo aziendale.
La sua memoria viene ricordata e ogni anno dalla fondazione che prende il suo nome con un Premio riservato alle donne che si distinguono nella loro carriera.

Sono una donna

Un manto leggero
che copre e protegge,
difende e sorregge.
Una rosa scarlatta,
un mandorlo in fiore,
un battito d’ali posato su un fiore.
Un vento impetuoso,
che passa e travolge e tutto trascina…
ma senza rovina.
Un filo d’erba nascosto nel prato,
sottile, indifeso…
ci si nasconde il Creato!