Pensioni Anticipate 2025 e le Divergenze nella Maggioranza

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Roma, 28 agosto 2024 – Con l’avvicinarsi della manovra 2025, il tema delle pensioni anticipate è al centro del dibattito politico. A fine 2024 scadranno strumenti come Quota 103, Ape sociale e Opzione donna, spingendo il governo a valutare possibili proroghe o nuove misure nell’ambito di una mini-riforma della flessibilità in uscita. Tuttavia, le risorse limitate e le divergenze all’interno della maggioranza complicano il percorso decisionale. Di seguito, un riepilogo delle principali opzioni attualmente sul tavolo:1. Quota 41 contributiva: Promossa dalla Lega, prevede l’uscita con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età, ma legata al metodo contributivo. Nonostante il sostegno politico, l’elevato costo stimato sopra i 500 milioni rende difficile la sua inclusione nella manovra.2. Quota 41 “mirata”: Una versione ristretta della Quota 41, riservata a chi ha almeno 12 mesi di contributi prima dei 19 anni. Questa variante limiterebbe l’impatto finanziario.3. Quota 104: Proposta per sostituire Quota 103, prevede l’uscita a 63 anni con 41 anni di contributi. Accantonata nel 2024, potrebbe riemergere se le risorse per la manovra 2025 risultassero insufficienti.4. Quota 103 contributiva: Consente l’uscita anticipata con 62 anni e 41 di contributi, con ricalcolo contributivo. La scarsa adesione potrebbe spingere il governo a prorogarla per un altro anno.5. Opzione donna: Attualmente utilizzabile da lavoratrici in specifiche categorie con 61 anni di età e 35 di contributi. Si valutano due scenari: l’abolizione con l’introduzione di agevolazioni alternative o una proroga.6. Ape sociale: Rivolta a categorie specifiche, tra cui disoccupati e lavoratori gravosi. Si considerano tre ipotesi: una proroga con requisiti più rigidi, la sostituzione con uno strumento nuovo o una semplice estensione di un anno.7. Anticipo con 42 anni e 10 mesi di contributi: Accessibile senza requisiti di età, ma con una finestra di uscita di tre mesi. Si sta valutando l’estensione di questa finestra, allungando così i tempi effettivi di pensionamento.Le discussioni proseguiranno nelle prossime settimane, con l’obiettivo di trovare un equilibrio tra le necessità dei lavoratori e le risorse finanziarie disponibili. La Lega ha già manifestato forti riserve su alcuni degli interventi proposti, complicando ulteriormente il quadro delle decisioni future.