L’Argentina ha creato un’Unità di intelligenza artificiale per prevedere crimini futuri, utilizzando algoritmi di apprendimento automatico per analizzare dati storici e monitorare attività sospette sui social media e nelle aree pubbliche. Questo approccio ha sollevato preoccupazioni sui diritti umani, poiché la sorveglianza su larga scala potrebbe limitare la libertà di espressione e portare a una repressione mirata di attivisti e critici. Esperti avvertono che questa iniziativa potrebbe rappresentare una forma di intelligence illegale, mascherata dall’uso di tecnologie moderne.
