Ascolta Patrizia Schiavo
Dopo le messe in scena di altissimo livello dei laboratori per ragazzi, chiude la stagione di Teatrocittà con 2 spettacoli dal titolo Mezzomondo (ad altissima affluenza di pubblico), suggestivo ed emozionante approdo per i laboratori adulti (avanzati e principianti).
Le drammaturgie e le regie sono sempre a cura di Patrizia Schiavo, attrice, regista, autrice, formatrice presente anche al Piccolo Teatro di Milano per ritirare per la seconda volta il Premio Anima Mundi alla drammaturgia.
Mezzomondo affronta il vasto tema della “follia” e come il precedente “Invisibili – Un’Orazione incivile” dirige l’attenzione sulla “marginalità”, sulla ricerca dell’outsider che alberga in ciascuno di noi, sull’emersione di nuove consapevolezze per perseguire un teatro che non sia mai fine a se stesso ma serva all’ individuo, alle sue relazioni, alla voglia di cambiamento, a dare visibilità a ciò che la routine può inibire, a ciò che è importante e spesso nascosto, a ciò che è invisibile.
“Individui disturbati, mancanti, ambigui, rifiutati per diverse ragioni dalla società, si muovono nel microcosmo malato di una sorta di ostello, convento, presidio psichiatrico, rievocando traumi passati e risvegliando i propri sogni infranti.
Un girotondo manicomiale, una ballata di anime perse, in cui le vite di uomini e donne si intrecciano le une con le altre in un gioco di confessioni, rimpianti e ossessioni, dai toni ora drammatici, ora comici e grotteschi.
A prendersi cura di loro ci sono suore senza vocazione e inservienti più disturbati dei pazienti. Non c’è distinzione tra il giorno e la notte, né tra un cortile all’aria aperta e una piccola stanza scura, perché spazio e tempo hanno perso il loro valore: ormai i diversi, gli irregolari, i matti vivono ogni giorno nella propria testa, giocando a palla con il loro stesso cervello.”
Riprenderanno a settembre i Laboratori di teatro per ragazzi e adulti. Seminari e workshop di perfezionamento professionale. Le sessioni di lavoro prevedono: Training psicofisico, esercizi sensoriali, improvvisazione, giochi di ruolo, interpretazione, movimento scenico, fonetica e dizione, biomeccanica e bioenergetica, lavoro su se stessi e lavoro sul personaggio, scrittura creativa, danza contemporanea .
Patrizia Schiavo Si forma seguendo, ancora giovanissima, diversi percorsi e metodologie in Italia e all’estero. Lavora con maestri come Dario Fo, Leo de Berardinis, Roberto Guicciardini, Carmelo Bene, Giorgio Albertazzi, Ugo Gregoretti, Giancarlo Cauteruccio e altri; con diverse compagnie teatrali e attori come (Giulio Brogi, F. Bucci, R. Giovampietro, Oreste Lionello, Regina Bianchi, Virgilio Zernizt, Aldo Reggiani, C. Clery, L. Arena, P. Pitagora, C. Croccolo e altri), affrontando diversi generi e autori, classici e contemporanei, con una attenzione particolare alla ricerca e al Teatro di impegno civile.
Ha frequentato il Lee Strasberg Institute di Los Angeles, metodo sul quale ha continuato a perfezionarsi (con Micael Margotta, Doris Hichs, F. Viscardi, Francesca De Sapio e B. Bracco) costruendo con gli anni una propria strategia formativa mirata allo sviluppo e al potenziamento delle risorse individuali (rapporto tra espressività ed emozioni, vissuti e personaggi, creatività e selfleadership).
Oltre ad aver studiato e lavorato con grandi maestri del teatro, molto utile all’acquisizione delle sue vaste competenze anche la lunga esperienza internazionale
Dal 93 conduce seminari, workshop, Teatro Forum e corsi di teatro in Italia, Svizzera, Germania, Olanda e Spagna. Dal 1995 al 2001 dirige artisti provenienti da diverse parti del mondo all’interno di un progetto multiculturale contro la violenza e il razzismo, organizzato dall’Interkunst di Berlino.
Nel 94 fonda a Locarno, in Svizzera la C.N.T. Compagnia Nuovo Teatro. Sciolta nel 2010 e ricostituita nel 2014 a Roma, lavorando come direttrice artistica, autrice, attrice, formatrice e regista. Dal 2000 conduce corsi di formazione in ambito aziendale: “Public speaking”, “Teatro d’impresa”, Team building, creatività e comunicazione, gestione del conflitto ( tra le principali aziende e società : Bnl, Tim, Ferrari, Terna, Social change, ecc..)
Ha condotto corsi di teatro presso “La palestra dell’attore” diretta da C. Spadola, la Scuola Svizzera, il Goethe Institut, e realizzato numerosi progetti didattici tra cui fra gli ultimi “Emergenze”: laboratori e Teatro Forum contro bullismo, violenza ed ogni forma di discriminazione, con l’8x 1000 della Chiesa Valdese. Dal 2016 apre e dirige Teatrocittà, centro di formazione e ricerca, all’interno di un progetto dell’Università Roma3 per la riqualificazione socio-culturale di una zona di Torrespaccata alle spalle degli studi di Cinecittà per il quale, dal 2013 ad oggi, continua ad investire i proventi delle attività in progetti e lavori di ristrutturazione e migliorie dello spazio comunale adibito a sala teatrale.
Teatrocittà è un prezioso presidio culturale, dedicato alla formazione e trasformazione sociale, attraverso progetti didattici per le scuole, rassegne teatrali per giovani compagnie (“Frammenti al femminile”), contest e workshop di danza contemporanea per artisti Under 35 (“Corpo mobile”), incontri e spettacoli contro la violenza di genere, per una cultura della parità e del rispetto (“Parla con lei”).
E’ a Teatrocittà che Patrizia Schiavo scrive, dirige ed è una delle interpreti di “Donne senza Censura” e “Il laboratorio della vagina” molto apprezzati da pubblico e critica, dal Fringe festival 2017 all’ Off/Off Theatre 2018 e vincitori del Premio di drammaturgia Anima Mundi 2020 e 2024. Idem per la versione maschile:“
Penis Project, per umani migliori” (Roma Fringe Festival 2020 e Off/Off Theatre e I solisti del Teatro 2022).
Continua a realizzare progetti contro la violenza e la discriminazione promuovendo sul territorio nazionale la trasposizione cinematografica, seguita alla versione teatrale di “Enaiat, l’incredibile storia” tratto da “Nel mare ci sono i coccodrilli, storia vera di Enaiatollah Akbari, di Fabio Geda, visibile on demand su www.teatrocitta.it, con il patrocinio di Amnesty International, del Centro Astalli per i rifugiati e con il sostegno della Regione Lazio.
Obiettivi dell’attività formativa: utilizzare il teatro per superare paure, conflitti e pregiudizi, disturbi comportamentali, difficoltà d’apprendimento, stimolare consapevolezza individuale e collettiva, impegno civile e integrazione sociale. Attivare un percorso educativo permanente in rete con le scuole per favorire la crescita relazionale, emotiva e cognitiva di bambini e ragazzi.
Attraverso il teatro il progetto propone un modello di intervento socio-culturale con finalità inclusive, espressive e di sensibilizzazione, che utilizza interventi psicologici, artistici e formativi come strumenti per superare abusi, paure e conflitti, favorire crescita e consapevolezza individuale e collettiva a vari livelli, favorire i processi di integrazione e sviluppo sociale, sostenere i ragazzi con disturbi comportamentali o in condizioni socialmente svantaggiate e combattere abbandono o dispersione scolastica. Promuovere l’educazione affettivo-emozionale. Prevenire e mettere in luce il tema dell’emarginazione e della violenza sui più deboli. Educare alla Parità di Genere, produrre cambiamenti positivi nella comunità.