ROMANCE SCAM

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Si tratta di truffe romantiche ben congegnate, che fanno leva sui sentimenti profondi di una persona inducendola a credere di poter vivere un grande amore unico e irripetibile.
Le donne, quelle più fragili, diventano facile preda chattando in rete.
La percentuale delle donne truffate da falsi corteggiatori è superiore a quella degli uomini.
La vittima viene contatta sui social, si invia una richiesta di amicizia e utilizzando immagini di uomini molto avvenenti che si presentano spesso come imprenditori o militari in servizio in Paesi territori di guerra o comunque con posizioni lavorative di alto livello, fanno credere alla vittima di essere single, vedovi o separati.
Tutto ha inizio con una foto rubata ad un profilo social di qualcuno, che, ignaro, si ritrova ad essere il ‘sogno’ di qualche malcapitata.
Sembra quasi la modernizzazione di un vecchio film di Alberto Sordi, che, emigrato in Australia, si sposò per procura una ragazza siciliana alla quale era stata mostrata la foto di un suo conoscente molto più piacente e meno goffo di lui.
La truffa di cui parliamo non è certo una commedia all’italiana, ma può essere interpretato come un vero e proprio atto di criminalità organizzata, la cui sceneggiatura è precisa che prevede una regia mirata a fare in modo che il mal capitato, donna o uomo, cada nella trappola della rete.
Tante le promesse d’amore che mirano solo a estorcere denaro alla vittima. All’inizio si fanno consegnare piccole somme poi la vittima passa ad effettuare bonifici a più zeri.
Tutte prede a rischio dove la solitudine, le fragilità del momento giocano un ruolo rilevante.
Il fatto di volersi sentirsi apprezzate/i, amate/i e desiderate/i da un principe azzurro o da una fatina dalle fattezze provocanti può indurre a non comprendere il ruolo interpretato dai malviventi, che, con la loro presenza non presenza, mettono in atto un corteggiamento mirato a creare solo dipendenza emotiva.
Da qui la relazione amorosa con la vittima è costruito solo per trarre vantaggio economico. Via Skype, WhatsApp o altre piattaforme, lunghe conversazioni si dipanano nel tempo, dove di certo non mancano le promesse di matrimonio e si condividono piani comuni.
Così pian piano la voglia tra le persone di incontrarsi aumenta.
Ma proprio a questo punto succede l’imprevisto! Poco prima dell’appuntamento fissato, però, il truffatore o la truffatrice asserisce di essere stato/a coinvolto/a in un incidente, di essersi ammalato/a o di essere stato/a derubato/a in aeroporto. Si trova sempre il modo di non farsi vedere di persona.
E la farsa continua, le conversazioni diventano più stringenti e la presenza accanto alle vittime aumenta un po’ come ologrammi che incantano e emozionano, come qualcosa che sembra vero, in 3D, ma che, in realtà, è solo la proiezione delle due dimensioni reali.
Pamela Prati, Signorini, Roberto Cazzaniga e poi tanti altri truffati da finte storie. Il dramma umano è scoprire, a volte, anche dopo tanti anni, di essere stati legati sentimentalmente a persone che non esistono.
Si tratta di truffe che colpiscono le persone sul piano sia economico sia affettivo, lasciando profonde e insanabili ferite.